venerdì 26 dicembre 2008

Cammariere e Bosso insieme per un concerto unico all'Auditorium Parco della Musica di Roma

Sergio Cammariere e il trombettista jazz Fabrizio Bosso si esibiranno insieme il 3 gennaio a Roma nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica. Il concerto evento si intitola “Jazz’n’soul duet” ed è dedicato ai grandi della musica come Hoagy Carmichael, Harold Arlen, George Gershwin, A. Carlos Jobim, Louis Armostrong.

Un evento unico che arriva dopo 10 anni di collaborazione tra i due musicisti, e che li vedrà improvvisare come vuole la magia del jazz. In scaletta: 'The nearness of you' e 'Summertime' di George Gershwin, 'Over the rainbow' di Arlen, 'The shadow of your smile' di Johnny Mandel, 'When I fall in love' di Victor Young, 'My funny Valentine' di Richard Rodgers, 'Do you know what I mean Miss New Orleans' di Louis Armstrong e tante altre, estrapolate anche del repertorio personale di Cammariere.

giovedì 11 dicembre 2008

Francesco Di Santo all'Ecoteca di Pescara in "Jazzin Art"

Sabato 13 dicembre, alle ore 21, Francesco Di Santo inaugura la personale 'Jazzing Art' all'Ecoteca di Pescara. Durante il vernissage si esibirà il Cristian Panetto Hemisphere, formazione composta da Cristian Panetto al sax alto e Marco Di Battista al pianoforte. La mostra, a ingresso libero, resterà aperta fino al 10 gennaio 2009. "Di Santo - dice Luigi Pagliarini, curatore della mostra - si immerge anima e cuore nelle più tipiche atmosfere del XX secolo per riesaminarle, nel tentativo di coglierne gli aspetti più sensuali e introversi, più geniali e più popolari, giungendo ad una meravigliosa rilettura di ciò che fu, ed è, la jazzisticità".

Gli strumenti musicali, voci protagoniste della musica afro-americana, sono il centro del progetto JazzART. L'artista ha unito la tradizione della tela e la sovrastruttura materica del PVC combusto per comunicare e valorizzare la loro importanza, per esprimere la forza e l'ardore, quasi erotico, evocato dalla musica e dal piacere di vivere gli strumenti in tutta la loro intensità e potenza. JazzART viene concepito come un lavoro musicale: le tele hanno tutte le stesse dimensioni per non compromettere l'importanza che ogni strumento ha all'interno del gruppo e dell'esecuzione dei brani.

Gli strumenti non vengono rappresentati nella loro interezza, ma a partire da particolari riconoscibili, tali da permettere alla memoria di ricostruirli per intero fino a farli suonare. Il progetto è nato intorno all'opera Classic(o)jazz, icona del Dolci Romori Jazz Festival diretto da Renzo Ruggieri: in occasione della serata conclusiva della rassegna venne presentato solo un EP dell'intero lavoro. Jazzing Art rappresenta una visione ampia e articolata dell'intero ciclo.

lunedì 8 dicembre 2008

Umbria Jazz Winter con João Gilberto in esclusiva europea a Orvieto

Ad Orvieto, dal 30 dicembre al 4 gennaio, si terrà la 16esima edizione di Umbria Jazz Winter. 6 giorni (uno in più rispetto alle passate edizioni) di buona musica, che avranno come teatro naturale gli ambienti unici di una delle più affascinanti e storiche città dell'Umbria. Edizione dedicata al Brasile e alla Bossa Nova per i suoi cinquant’anni, con ospiti João Gilberto e Duduka Da Fonseca. Molti, inoltre, i nomi importanti in cartellone: Martial Solal, Stefano Bollani, Enrico Rava, Danilo Rea, Enrico Pieranunzi, Renato Sellani, Joe Locke Roberto Gatto,che presenterà in anteprima il suo nuovo cd, e molti altri.

Il viaggio non può non cominciare con il Duomo, progettato da Lorenzo Maitani e realizzato tra il '300 e il '500, che appare come una fusione armonica di sculture in marmo, statue bronzee, bassorilievi e mosaici, con un risultato d’insieme molto suggestivo, che ospita nel pomeriggio di Capodanno la Messa della Pace impreziosita e caratterizzata dalla presenza della musica gospel: espressione e sintesi di culture e religiosità diverse che grazie alla musica si incontrano rendendo indimenticabile tale esperienza. I principali concerti si svolgono al Teatro Mancinelli, inaugurato nel 1886,con il suo suggestivo sipario realizzato dal Fracassini che rappresenta Belisario che libera Orvieto dai Goti, al Palazzo del Capitano del Popolo,in tufo e pietra basaltica che offre la sintesi dei principali caratteri dell’architettura orvietana e al Palazzo dei Sette, eretto a cavallo del trecento, caratterizzato da volte e archi possenti e affiancato dalla pregevole Torre del Papa.

Musica anche a Palazzo Soliano, dalle linee severe ed essenziali, al cui piano terra si trova il Museo Emilio Greco, con sculture e creazioni grafiche donate alla città dallo stesso artista e al Palazzo del Gusto, che trova spazio all’interno dell’antico convento di San Giovanni, nel cuore del quartiere medievale di Orvieto.
Suggestivi anche la Sala del Carmine, una ex chiesa del 1300 facente parte del più vasto complesso del Carmine che comprendeva anche un convento e il Ristorante San Francesco, situato in un edificio che ospitò un convento francescano del 1200, location del gran cenone di fine anno la notte del 31 Dicembre a suon di jazz e sede ideale dei Jazz Lunch e Dinner insieme al Ristorante al San Giovenale e al Ristorante La Penisola. Naturalmente non manca la marching band, molto amata dal pubblico,che percorre in parata le vie del centro storico della città.

martedì 21 ottobre 2008

GLI ULTIMI BAGLIORI DELLO SWING AL CAFFÈ LETTERARIO DI PESCARA

Anche per la stagione 2008/2009 viene riproposto, presso il Caffè Letterario “P. Barberini” di Pescara, un ciclo di conferenze mensili sul Jazz, con ascolto guidato e con l’ausilio di supporti audio e video. Si inizia giovedì 23 ottobre alle ore 17,30. Si tratta di un'iniziativa culturale, di natura storico-musicale, che, utilizzando la formula già sperimentata con successo nei due anni precedenti, prenderà in esame il jazz americano degli anni quaranta, presentando all’attenzione degli appassionati alcune grandi orchestre, personaggi di rilievo e gli stili più importanti che hanno contraddistinto quell’epoca. Verranno celebrate adeguatamente le figure del pianista italo-americano Lennie Tristano, scomparso nel novembre del 1978, del famoso trombettista Dizzy Gillespie nella fase più delicata e poco nota del suo percorso artistico, e del sassofonista Lester Young, la cui influenza è stata determinante nell’evoluzione della musica jazz, in occasione del cinquantesimo della sua morte. Saranno poi esaminati, con dovizia di particolari, i più importanti stili dell’epoca, dallo Swing al Bop, con una riflessione critica del tutto inedita sul “Progressive Jazz” e la grande orchestra di Boyd Raeburn, popolarissima negli Stati Uniti a metà degli anni quaranta, di cui si sa poco o nulla nel nostro paese. La conferenza del mese di ottobre viene dedicata allo Swing nella sua fase terminale (1942/1945) che coincide con i momenti più drammatici della II guerra mondiale. Questo stile, che aveva raggiunto il massimo della popolarità e del successo fra la fine degli anni trenta e gli inizi degli anni quaranta, verrà utilizzato, sul fronte interno, come musica di evasione e di divertimento e, su quello bellico, come una potente iniezione di fiducia per il morale delle truppe attraverso le trasmissioni per le Forze Armate e i V-Discs, prodotti in esclusiva dal dipartimento di guerra statunitense. Verranno quindi proposte all’ascolto le orchestre più in voga di quel particolare momento, da Benny Goodman a Count Basie, da Artie Shaw a Benny Carter.

giovedì 25 settembre 2008

Limongi e Coclite inaugurano il Plaza Cafè Lounge Bar di Pescara

Domani, alle ore 19, il cantante termolese Vincenzo Limongi e il pianista teramano Massimiliano Coclite (foto) si esibiranno al Plaza Café Lounge Bar di Pescara, in piazza Sacro Cuore, in occasione dell'inaugurazione di questa nuova struttura. Sarà un incontro elegante tra musica e raffinata accoglienza. Il Plaza Café Lounge Bar vuole porsi come nuovo spazio aperto al pubblico in piazza Sacro Cuore: la musica jazz - le sue note e i suoi interpreti - sarà la colonna sonora delle serate del locale. I brani del repertorio di Frank Sinatra e dei più importanti crooner della tradizione jazzistica sono il punto attorno al quale ruota l'incontro tra Vincenzo Limongi e Massimiliano Coclite. Interpreti esperti e dalla grande sensibilità espressiva, i due musicisti rendono in maniera essenziale il fascino e le dinamiche di canzoni celeberrime, conosciute e amate dal pubblico e terreno ideale per le improvvisazioni e le intuizioni personali. Limongi e Coclite hanno una consolidata esperienza artistica alle loro spalle. Il vocalist molisano, da sempre impegnato nel lavoro sui crooner, Sinatra in primis, ha dato vita a concerti e sodalizi importanti come quello con il chitarrista Nicola Cordisco; lo strumentista abruzzese è uno dei componenti di Trem Azul, con il quale ha inciso un cd omonimo, e, in veste di pianista e cantante, ha registrato 'All that Wonder', tributo a Stevie Wonder, e 'Live at Alexander Platz', con la collaborazione di Luca Bulgarelli, Marcello Di Leonardo e Fabrizio Bosso.

giovedì 7 agosto 2008

Grey Cat Jazz Festival in Maremma dall'11 al 26 agosto

Anche quest’anno tornano in Maremma i concerti jazz del Grey Cat Jazz Festival. Giunto alla 28ma edizione, il festival ospita come ogni anno star internazionali e le produzioni più innovative nel panorama della musica jazz. Saranno gli splendidi angoli della Maremma grossetana, i suoi borghi, i castelli e le piazze, a fare da cornice a 13 appuntamenti con i grandi nomi della musica jazz.

Come sempre il calendario è concentrato in agosto, ma per questa edizione ci sono state due interessanti anticipazioni nel mese di luglio. Mercoledì 16 luglio il Parco di Pietra di Roselle ha ospitato un concerto omaggio a Chet Baker con Enrico Rava alla tromba, Philip Catherine alla chitarra, Riccardo Del Fra al contrabbasso e Aldo Romano alla batteria. All'Arena Parco ILVA di Follonica, invece, martedì 22 luglio si sono esibiti Gary Burton (vibrafono), Pat Metheny (chitarra), Steve Swallow (basso) e Antonio Sanchez (batteria).

Ad agosto il primo appuntamento è fissato per lunedì 11 al Teatro delle Rocce di Gavorrano con Maceo Parker (nella foto). Martedì 12 a Porto Santo Stefano concerto di Mauro Grossi trio con Andrea L. Hopkins. Il giorno successivo i Fuentes si esibiranno a Follonica (piazza Siveri), mentre il 14 al Castello di Scarlino ci sarà il Guinga quartet.

Da non perdere il 15 agosto a Gavorrano (Teatro delle Rocce) l'appuntamento con Stefano Bollani & Massimo Altomare, mentre il 16 al Teatro le Ferriere di Follonica Stefano “Cocco” Cantini e Fabrizio Bosso si esibiranno con il "Jazz Art Quintet" in una produzione originale per Grey Cat 2008.

Domenica 17 agosto a Montieri Bebo Ferra (chitarra) si esibirà con Rita Marcotulli (pianoforte) nello spettacolo “Luar”, mentre Francesco Bearzatti sarà protagonista con il suo sax dello spettacolo “Tinissima” a Sassofortino il 18 agosto. Martedì 19 il bassista Dominique di Piazza affiancato dal chitarrista brasiliano Nelson Veras e dal batterista Manu Roche suonerà a Monterotondo Marittimo dove il giorno successivo si terrà il concerto del giovane talento del piano Giovanni Guidi.

Il quartetto di Roberto Gatto suonerà al Castello di Scarlino venerdì 22 agosto e la Qube Orchestra a Caldana il 23. Chiudono il calendario 2008 i Funk Off, uno scatenatissimo gruppo di quindici elementi che martedì 26 agosto sarà a Massa Marittima, in piazza Garibaldi, per uno spettacolo non solo da ascoltare ma anche da vedere e da ballare.

lunedì 4 agosto 2008

Villa Celimontana dà carta bianca a Enrico Rava

Dal 6 all'8 agosto per tre serate consecutive il grande trombettista jazz Enrico Rava (nella foto) si esibirà a Villa Celimontana con tre progetti diversi: il 6 agosto Rava Quartet "pianoless" con Gianluca Petrella, Rosario Bonaccorso e Aldo Romano, il 7 agosto Rava Standards con Dino Piana, Dario Deidda, Fabrizio Sferra e Julian Oliver Mazzariello e per finire l'8 agosto Rava Special Edition con Dan Kinzelman al sax tenore e Giovanni Guidi al piano (tra gli altri).

Mercoledì 6 Agosto
CONCERTO ORE 22.15

RAVA QUARTET

Enrico Rava: tromba
Gianluca Petrella: trombone
Rosario Bonaccorso: contrabbasso
Aldo Romano: batteria

Enrico Rava è sicuramente il jazzista italiano più conosciuto e ricercato a livello internazionale. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni.

Giovedì 7 Agosto
CONCERTO ORE 22.15

RAVA STANDARS

Enrico Rava: tromba
Dino Piana: trombone
Julian Oliver Mazzariello: pianoforte
Dario Deidda: contrabbasso
Fabrizio Sferra: batteria

Una band che mette a fianco a fianco un grande trombettista del jazz come Enrico Rava; uno dei massimi interpreti della batteria, come Fabrizio Sferra, un talento come Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, uno dei migliori bassisti al mondo come Dario Deidda ed il grande Dino Piana al trombone.

Venerdì 8 Agosto
CONCERTO ORE 22.15

RAVA SPECIAL EDITION

Enrico Rava: tromba
Dan Kinzelman: sax ten
Daniele Tittarelli: alto sax
Mauro Ottolini: trombone e sousaphone
Claudio Quartarone: chitarra
Giovanni Guidi: piano
Stefano Senni: contrabbasso
Fabrizio Sferra: batteria

Ingresso 12 euro (per ogni serata)

sabato 26 luglio 2008

Milestones - un incontro in jazz al Festival Adriatico delle Musiche

Appuntamento, nell'ambito del Festival Adriatico delle Musiche di Termoli, con "Milestones - un incontro in jazz", di scena domenica 27 luglio. La serata, che inizierà alle ore 21, vedrà sullo stesso palco Gino Paoli, Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso, Roberto Gatto e Danilo Rea. E' importante sottolineare che si tratta della loro unica data prevista per l'estate in Abruzzo e Molise. L'attesa è molta, anche perché le premesse per un ottimo show ci sono tutte: esistono, infatti, nella musica delle formule più vicine al mondo della magia che a quello della chimica. Delle alchimie che, semplicemente, succedono. Le canzoni di Gino Paoli sono uniche, da sempre. Un autore che ha scritto alcune delle pagine più belle della canzone italiana. E poi, il jazz, vecchio amore di Paoli che torna in primo piano proprio grazie a questo disco. Nasce quindi da qui "Milestones - un incontro in jazz", un album intestato a questo "supergruppo" che comprende, oltre allo stesso Gino Paoli, alcuni tra i più grandi jazzisti italiani. Ed i nomi parlano da soli: Enrico Rava, forse il musicista italiano più apprezzato a livello internazionale, dotato di un lirismo e di una creatività unica. Flavio Boltro (in 3 brani), anche lui alla tromba, più "focoso" di Rava, e dotato di una tecnica eccezionale. Danilo Rea, pianista incredibile, motore creativo negli arrangiamenti e negli assoli superlativi. Rosario Bonaccorso, contrabassista che ha collaborato con innumerevoli gruppi, non ultimo proprio il quintetto di Enrico Rava insieme a Roberto Gatto, il batterista "perfetto", quello che ogni musicista vorrebbe avere nel suo gruppo. E dunque la musica; un evento "live" in cui alcuni tra i più celebri brani di Paoli vengono spogliati e rivestiti di stoffe differenti e pregiatissime. Si passa da una "walking" e super swingante "La Gatta" ad una toccante e drammatica "Sassi", da "Senza Fine" (ormai uno standard jazz) che è la canzone perfetta, ancor più in questa versione, alla stupenda "Una lunga storia d´amore". Oltre ai brani di Paoli, vengono presentati anche 3 classici del jazz che, interpretati dal cantautore genovese, diventano delle piccole perle. Si tratta di "Time after time", "I fall in love too easily" e "Stardust", quest´ultima in una versione bellissima eseguita da due pianoforti, e quindi da Danilo Rea, insieme ad un pianista storico del jazz Italiano: Renato Sellani. Un special guest davvero di eccezione. Un incontro di jazz quindi, ma anche le "pietre miliari" (milestones) della grande musica italiana, jazz e canzone, insieme per un avvenimento unico inciso per la storica Blue Note.

venerdì 25 luglio 2008

"Castelbasso Progetto Cultura" ospita Marcus Miller

Doppio appuntamento, questa sera a Castelbasso (TE), con “Castelbasso Progetto Cultura”: alle ore 21, in piazza Belvedere, lo scrittore Andrea De Carlo, scoperto da Italo Calvino, presenta il suo romanzo "Durante". Ingresso gratuito. Accompagnandosi con la chitarra valorizzata dalle tabla, percussioni indiane di Arup Kanti Das Letture, De Carlo ci fa conoscere il suo protagonista, fascinoso ma quasi marziano, in un mondo fatto di rapporti tra uomini e donne, amore, amicizia, immaginazione e vita reale. Alle 22, nella medesima location, tocca al grande bassista Marcus Miller (foto). Ingresso a 25 euro + 3 euro dp. La stagione del basso non invecchia mai: si tratta di uno strumento sempreverde che spesso viene ingiustamente sottovalutato, e invece, se ben utilizzato, non manca mai di stupire e, tantomeno, emozionare. Profondamente. Ecco, una “pioggia d’argento”, come quella raccontata da Marcus Miller nell’album “Silver Rain”, sa sia stupire che emozionare. La reputiamo una scelta inusuale: diluvia sopra una città-musica fatta di sguardi, sentimenti, sassofoni, ritmi urban, precipitandosi nell’orario di libera uscita per godere alfine di un pathos impulsivo. Miller, con il suo incredibile tocco, non si fa mancare niente, anche perché nel disco suona, in realtà, un po’ di tutto: parte con una straordinaria “Intro Duction”, dove il suo basso sembra impazzito, tra innumerevoli intuizioni, slap, metropolitanità e quant’altro; e poi rilegge curiosamente “Frankestein” di Edgar Winter, che nel frattempo si è perso nei suoi jazzin’ the blues, per poi dare la propria personalissima, e fantastica, interpretazione di “Moonlight Sonata” di Beethoven, vale a dire la celeberrima “Sonata al chiaro di luna”. Spettacolare, mirabile. E non finisce qui: Marcus sceglie il suo omaggio a Stevie Wonder con “Boogie on reggae woman”. Preparate i fazzoletti, c’è da commuoversi. Stesso discorso per la title-track, in cui figura (solo tra gli autori, però) Eric Clapton. E vogliamo poi parlare di “Girls and boys”? L’autore è Prince, la voce quella – roca, inconfondibile – di Macy Gray. Viene messo in atto un tributo anche alla memoria di Duke Ellington (“Sophisticated lady”) e Jimi Hendrix (“Power of soul”). Cosa volere di più, specie se in tutti i casi il risultato è sempre di ottima fattura e di altrettanto ottima qualità? Veramente null’altro manca a questo stupendo progetto: ci sono persino una ghost-track e un canto tradizionale, “The Lord’s Prayer”. Insomma, se non si fosse ancora capito, stasera a Castelbasso sarà di scena uno dei più quotati bassisti del panorama mondiale.

domenica 20 luglio 2008

Vincenzo Limongi Quintet a Campobasso per "Jazz in piazzetta"

Giovedì 24 luglio appuntamento con il Vincenzo Limongi Quintet, in concerto nell'ambito della rassegna "Jazz in piazzetta" che si tiene in piazzetta Largo Iapoce a Campobasso. Appuntamento a partire dalle ore 21,15. L'ensemble guidato dal termolese Vincenzo Limongi proporrà "The Sinatra project", un gruppo che 'vive' nel suo tributo a Frank Sinatra: la line up è composta da Vincenzo Limongi (voce), Marco Mancini (pianoforte), Nicola Cordisco (chitarra), Ivano Sabatini (basso) e Tony Salvador Conte (batteria). Dunque, formazione al completo per Vincenzo Limongi, che talvolta sceglie anche una formula più intima per manifestare il proprio amore per "The Voice": in quel caso, entra in scena il 'Vincenzo Limongi Crooner Duo', con i soli Limongi alla voce (foto) e Cordisco alla chitarra. Anche in quel caso, con un assetto live tanto essenziale quanto suggestivo, i due musicisti molisani ripercorrono le canzoni del repertorio di Frank Sinatra, aggiungendovi anche una rispolverata dei più importanti crooner della tradizione jazzistica. Interpreti esperti e dalla grande sensibilità espressiva, Limongi e Cordisco rendono in maniera essenziale il fascino dei brani celeberrimi, proposti al pubblico. Figuratevi cosa possono essere quando suonano in versione quintetto.

venerdì 18 luglio 2008

Sergio Caputo conclude a Francavilla un tour che ripropone il meglio della sua produzione

Il re dello swing italiano degli anni ’80 e ’90 è tornato: Sergio Caputo – autore, compositore, musicista e interprete di successi senza tempo che rimangono tuttora nell’immaginario collettivo di ogni italiano – è nuovamente nel nostro Paese (vive, infatti, da tempo in America), e concluderà il proprio tour a Francavilla al Mare (CH) domenica 20 luglio alle ore 21, in piazza Ss. Angeli Custodi. Ingresso gratuito. Il tour ripropone il meglio della produzione di questo celebre artista. In questo modo, a 25 anni di distanza dal suo primo lavoro (‘Un sabato italiano’), l’affezionatissimo pubblico di Sergio Caputo ha la possibilità di riascoltare quei brani musicali che raccontano una vita quotidiana aromatizzata di sogno e paradosso: da ‘Bimba se sapessi’ a ‘L'astronave che arriva’, da ‘Il Garibaldi innamorato’ a ‘Italiani Mambo’, e ancora ‘Effetti personali’, ‘Non bevo più tequila’, ‘T'ho incontrata domani’ e molte altre. Una serie di spettacoli per riscoprire le atmosfere ritmate e jazzate di uno tra i nostri autori e compositori musicali contemporanei più intriganti. Ma Caputo si è rivelato da poco anche un eccellente scrittore: è uscito da poco, infatti, il suo primo romanzo ‘Disperatamente (e in ritardo cane)’, edito da Mondadori. Un lavoro che mescola verità autobiografica e guizzi di fantasia per raccontare l'epopea di un personaggio che gli assomiglia molto. Non a caso, questa affascinante opera editoriale è stata premiata a Sanremo nell’ambito della recente manifestazione ‘Librinmusica’. Dopo il live di Francavilla al Mare, Caputo tornerà in Abruzzo tra un mese: si esibirà infatti il 16 agosto ad Introdacqua (AQ), dove sarà protagonista di un concerto speciale con la sua Big Band nell’ambito del Festival "Muntagninjazz".

mercoledì 2 luglio 2008

Luca Falsetti Acoustic Band, Paolo Trivellone Duo e Cristian Panetto Hemisphere per “Estate 2008”

Prosegue a Pescara la rassegna musicale “Estate 2008”: un cartellone di concerti organizzati dai ristoranti di via delle Caserme, con la direzione artistica di Marco Di Battista ed il supporto del Team di Jazz Convention, nonché con la collaborazione di istituzioni pubbliche e aziende private. Tre gli appuntamenti settimanali con i concerti in via delle Caserme, in programma ogni mercoledì, giovedì e venerdì alle 21,30. La Luca Falsetti Acoustic Band apre, questa sera, la terza settimana dei concerti. La linea guida del progetto è quella di unire le sonorità etniche del flauto e della chitarra acustica alle idee della fusion e alle atmosfere taglienti e affascinanti dei tempi dispari. La line up è costituita da Luca Falsetti (batteria), Geoff Warren (flauto traverso), Marco Di Battista (pianoforte), Cristiano Bertini (chitarra acustica) e Marco Di Marzio (contrabbasso). Domani sera saranno sul palco di via delle Caserme Paolo Trivellone alla chitarra classica e Giorgio Pelagatti al contrabbasso: vale a dire, il “Paolo Trivellone Duo”. Jazz classico, ritmi latini e canzoni italiane nella lettura affidata alla chitarra classica e al contrabbasso: un concerto dalle atmosfere intime e liriche. Venerdì 4 luglio, infatti, si esibirà Cristian Panetto (foto) con il suo progetto denominato evocativamente “Hemisphere”. Il sassofonista umbro, accompagnato dal pianoforte di Marco Di Battista, propone un repertorio costituito da standard e brani originali. La personalità e la conoscenza della tradizione permettono di costruire una visione musicale matura ed essenziale. Lo spirito profondo del duo permette di cogliere, ogni volta, la giusta intensità dell'esecuzione e di dare respiro alle atmosfere dei diversi brani.

domenica 22 giugno 2008

Jerry Popolo presenta 'Optimum' a Sperlonga

Questa sera alle 22 Jerry Popolo si esibirà con il suo quartetto allo Sperlonga Jazz Minifestival. Il sassofonista salernitano presenterà i brani tratti da 'Optimum', il suo più recente lavoro, pubblicato nel 2008 dalla Wide Sound. 'Optimum' rappresenta, in modo essenziale, lo stile e lo spirito di Jerry Popolo: una voce calda ed energica, la forza viene sempre stemperata dall'istinto melodico, il canto si fonde con i princìpi del ritmo. Il groove naturale del sassofonista è l'unione spontanea di melodie cantabili e forza trascinante. Si crea, così, una linea coerente: le intenzioni si aggiungono alle influenze e le composizioni attraversano le stagioni del jazz.

Il riferimento sonoro è il jazz acustico, lo sguardo punta ai quartetti guidati dai sassofonisti. Ma, nell'ipotetica necessità di scegliere tra hard bop e jazz modale, Jerry Popolo risponde con una sintesi razionale e ragionevole che accoglie anche molti altri elementi e, se pure ogni brano si riferisce, in prima battuta, a una determinata atmosfera, nei suoni del quartetto entrano anche altri accenti e altre inflessioni: il soul, il ritmo, il jazz elettrico, la canzone...

La scelta di Julian Oliver Mazzariello (pianoforte e wurlitzer), Dario Deidda (basso elettrico) e Giampiero Virtuoso (batteria) rende ancor più naturale lo sviluppo di 'Optimum'. Alle qualità indiscusse, si aggiungono la versatilità, la lunga conoscenza personale e la comune militanza musicale tra i 4 (tutti provenienti dalla straordinaria scena salernitana), la capacità di mettersi al servizio dei temi e di sfruttare i brani come veicolo per la propria personalità.

giovedì 19 giugno 2008

Vincenzo Limongi Crooner Duo a Pescara per "Estate 2008", sulle orme di Sinatra

Il jazz molisano di qualità "espatria" e va in trasferta a Pescara, in Abruzzo: il Vincenzo Limongi Crooner Duo, composto dai molisani Vincenzo Limongi alla voce (foto) e Nicola Cordisco alla chitarra, sarà infatti protagonista, domani sera a partire dalle ore 21.30, di "Estate 2008", manifestazione che si tiene in questi giorni presso il centro storico di Pescara, in via delle Caserme. Voce e chitarra: con questa line up, tanto essenziale quanto suggestiva, i due musicisti molisani percorreranno le canzoni del repertorio di Frank Sinatra e dei più importanti crooner della tradizione jazzistica. Interpreti esperti e dalla grande sensibilità espressiva, Limongi e Cordisco rendono in maniera essenziale il fascino dei brani celeberrimi, proposti al pubblico. "Estate 2008" è il cartellone di concerti organizzati dai ristoranti di via delle Caserme, a Pescara, con la direzione artistica di Marco Di Battista ed il supporto del Team di 'Jazz Convention', nonchè con la collaborazione di istituzioni pubbliche ed aziende private.

lunedì 16 giugno 2008

Alla Casa del Jazz "Jazz, istruzioni per l'uso" e l'ultimo appuntamento di "L'Epopea delle Big Band"

Doppio appuntamento oggi alla Casa del Jazz di Roma: alle ore 18 la presentazione di ”Jazz, istruzioni per l’uso”, un libro di Massimo Nunzi ed un documentario di Elena Somaré editi da Laterza in un unico cofanetto. Interverrà Dario Salvatori. Alle 19 l’ultimo appuntamento con “L’Epopea delle Big Band”, a cura di Massimo Nunzi e Franco Piana, un viaggio storico e musicale nelle grandi orchestre della Storia del Jazz. Tutti e due gli appuntamenti sono ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.

Jazz, Istruzioni per l’uso

Cosa rappresenta il Jazz, cosa ha rappresentato nel passato e che collocazione ha nel presente? Storia, testimonianze e brani inediti. Il Jazz si racconta attraverso un libro di Massimo Nunzi ed alle immagini di un film-documentario di Elena Somaré. Il dvd e il libro sono usciti in un unico cofanetto il 15 maggio, con Laterza Editore. L’idea di realizzare un film sulla storia del Jazz nasce dal grande successo riscosso al teatro Sistina di Roma da Massimo Nunzi con il suo ciclo di lezioni musicali intitolato appunto “Jazz Istruzioni per l’Uso”.
Elena Somaré partendo da questo spunto, realizza un viaggio attraverso l’Italia e gli Stati Uniti in questo universo musicale, amato da molti ma conosciuto da pochi nei suoi aspetti più originali ed imprevedibili. Voce narrante e filo conduttore di questa storia affascinante è lo stesso Nunzi, che ha curato i testi e scritto il libro in uscita insieme al DVD.

“L’Epopea delle Big Band” – lo sviluppo del linguaggio orchestrale nel jazz dalle origini ad oggi

Ultimo appuntamento per “L’Epopea delle Big Band”, un viaggio storico e musicale nelle grandi orchestre della Storia del Jazz curato da due musicisti, Franco Piana e Massimo Nunzi, molto attivi nell’ambito della ricerca sul linguaggio orchestrale. In questo ultimo incontro si realizzerà un vero e proprio “simposio” con alcuni dei più esperti fra i musicisti che hanno dedicato la loro vita all’orchestra: Armando Trovajoli, Gianni Ferrio, Dino Piana, Gianni Oddi, Bruno Biriaco, Marco Tiso e Marcello Rosa. Gli stessi ospiti produrranno testimonianze e materiali video ed audio originali, che integreranno il percorso storico. Ingresso libero.

giovedì 12 giugno 2008

Jazz di qualità a Casalbordino con il Patrizia Scascitelli Quartet

Grande appuntamento con il jazz di qualità, sabato 14 giugno, a Casalbordino (CH): Bruno D’Ercole, noto bluesman di Vasto, ha organizzato, insieme all’Associazione Tercerempleo di cui egli stesso fa parte, un prestigioso concerto che vedrà protagonista il Patrizia Scascitelli Quartet e che si terrà presso l'Auditorium Comunale di Casalbordino a partire dalle ore 21,30. Il costo del biglietto è di quelli che in questi casi si definiscono davvero “popolari”, essendo di soli 5 euro. Il rapporto qualità-prezzo è, in tal senso, assolutamente ottimo, visto che il concerto prevede la presenza di nomi di assoluto richiamo: nella line up troviamo Patrizia Scascitelli al pianoforte, Massimo Manzi alla batteria, Danielle Di Mayo al sassofono e Ivano Sabatini al contrabbasso. Dicevamo di nomi di assoluto richiamo, e non potrebbe essere diversamente, se consideriamo che Patrizia Scascitelli è una vera e propria icona del jazz nel nostro Paese, e Massimo Manzi è considerato uno dei migliori drummer in circolazione. Volendo riportare qualche fattore che qualifichi ancora di più il curriculum di Patrizia Scascitelli, musicista romana che vive a New York dal 1981, si può dire innanzitutto che lei è stata la prima donna a fare jazz in Italia. E scusateci se è poco. Non solo: la sua formazione classica (è diplomata al Conservatorio di Santa Cecilia, dove ha frequentato un corso di jazz) le ha consentito di crearsi – non senza lo scetticismo dei puristi – un proprio linguaggio all’interno del mondo del jazz, e di non avere chiusure mentali davanti a progetti di più ampio raggio, ma che avessero la creatività come elemento comune. Dicevamo che la Scascitelli è di Roma ma vive a New York da tempo: in questo, si può vedere un parallelismo con il percorso seguito da un altro jazzista italiano, Sergio Caputo. Anche lui originario della Capitale, anche lui “emigrato” alla corte della metropoli statunitense. D’altronde, l’America è sicuramente più consona al jazz rispetto all’Italia. Tra gli artisti con cui Patrizia Scascitelli ha collaborato, figurano Massimo Urbani e Giampiero Prina. Dunque, gli appassionati vastesi (e non) del jazz di qualità sanno dove dovranno recarsi sabato sera: all’Auditorium di Casalbordino troveranno uno spettacolo che difficilmente deluderà i palati più fini.

venerdì 6 giugno 2008

Alla Casa del Jazz di Roma il trio composto da Paolo Fresu, Dhafer Youssef e Eivind Aarset

Domenica 8 giugno alla Casa del Jazz di Roma (ore 21, sala concerti) si esibiranno Paolo Fresu – tromba, Dhafer Youssef – voce e oud, Eivind Aarset – chitarra.

Si deve a un soggiorno scandinavo di Dhafer Youssef ed all’attività di Paolo Fresu di organizzatore del Festival Time in Jazz di Berchidda, suo paese natale, dove Eivind Aarset suonò nel quartetto di Nils Petter Molvaer (appare anche negli album Khmer e Solid Ether del trombettista, che per primi introdussero il suono del jazz norvegese in Europa), questo sconfinamento a latitudini impensabili del bellissimo duo del nostro trombettista e del musicista tunisino in un trio che nasce con gli stessi presupposti di quella prima unione: spontaneità e scambio; la naturalezza dell’arte sinceramente praticata, capace di fondere nel crogiuolo della creatività intenti individuali nonché tradizioni distanti per luogo e tempo. “Ogni concerto è un viaggio - dice Paolo Fresu, in perfetta consonanza con la visione musicale di Eivind - non c’è un punto a cui si debba per forza approdare. Ci sono le composizioni e molta improvvisazione; non ci sono veri assoli, si utilizzano dei cicli, e quel che conta è l’energia collettiva, è che i musicisti siano davvero coinvolti, è l’equilibrio fra di loro”. E ancora: ”Quando si suona, ci vuole sempre una parte di dubbio. Se si sa già troppo dove si andrà, la musica non avrà la stessa intensità. Essere musicisti non è un mestiere”.

Info: 06/704731
Ingresso: 15 euro

domenica 1 giugno 2008

A Roma lo sviluppo del linguaggio orchestrale nel jazz dalle origini ad oggi: la tromba

Alla Casa del Jazz di Roma nuovo appuntamento, lunedì 2 giugno alle ore 19, con “L’Epopea delle Big Band”, un viaggio storico e musicale nelle grandi orchestre della Storia del Jazz curato da due musicisti, Franco Piana e Massimo Nunzi, molto attivi nell’ambito della ricerca sul linguaggio orchestrale.

In questo incontro, ad ingresso libero, si parlerà dell’evoluzione della tromba nella storia delle grandi Orchestre; i curatori si avvarranno della preziosa collaborazione di alcuni musicisti ospiti, che illustreranno praticamente le principali sezioni strumentali di un orchestra jazz (in questo caso la tromba) con interventi dal vivo e con esempi tratti dal repertorio storico.

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
www.casajazz.it

sabato 31 maggio 2008

IL JAZZ DELLA MARCOSBANDA IN FINALE A “L’ARTISTA CHE NON C’ERA”

Altro traguardo d’autore per la sorprendente band romana Stasera alle 21, presso il Teatro Cascina Commenda di Segrate, si chiude la quinta edizione del concorso canoro ”L’artista che non c’era”, indetto dalla rivista musicale “L’isola che non c’era” e dedicato alla musica d’autore. Sette finalisti, tra questi la Marcosbanda, selezionati da una giuria di artisti ed esperti del settore. La band della scuderia CinicoDisincanto, conquistando la finale del Premio “L’artista che non c’era”, raggiunge un altro importantissimo traguardo, continuando il virtuoso percorso che nel 2007, anno d’uscita del lavoro d’esordio “Il nome dei pomodori”, l’ha vista conquistare i prestigiosi Premi “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty” e “Talenti per Natura” di Lifegate Radio e, nel 2008, l’ha portata tra gli undici finalisti nazionali di “Primo Maggio Tutto l’Anno”.

venerdì 30 maggio 2008

Renudoteca: nasce la categoria "Musica Jazz"

Nuovi inserimenti musicali in Renudoteca: una nuova categoria, "Musica Jazz", è nata grazie ai cd presentati dalla Sound Records, giovane e coraggiosa etichetta fiorentina di musica jazz e d’avanguardia. La Sound Records nasce nel 1997 con l'obiettivo di produrre e prodursi fuori dagli schemi convenzionali dal clamore del mercato. Propone un’idea di musica imperniata sul jazz e territori limitrofi, ma sempre aperta alle contaminazioni e alle contemporaneità musicali. La Sound Records nasce in sordina, senza clamori, e cammina dritta verso l'obiettivo della libertà in musica.

L'iniziativa è principalmente del trombettista e compositore Franco Baggiani, autore anche dei quattro Cd di cui ora Jazz Ribelle vi parlerà. Ci troviamo di fronte a musicisti di notevole taratura tecnica ed artistica, i CD sono confezionati con chiara consapevolezza artistica, con un senso della citazione e del recupero che dimostrano un'autentica conoscenza delle radici storiche e culturali del jazz, una conoscenza all’interno della quale gli stili e le eredità si intrecciano con estrema vivacità e disinvoltura.

L’ultimo progetto, "Think", è un album dedicato alle origini del free jazz ed è frutto di un’unica section improvvisata in studio con la partitura per quintetto che prevede la libera improvvisazione, contemporanea, di tutti gli strumenti secondo l'estro del momento.

Il disco Santur, nato durante due tourneé in Germania e Ucraina, ha riscosso un grande successo a livello internazionale nel corso del 2007, entrando fra l’altro nella programmazione di alcune radio statunitensi.

In Cinquide un jazz urbano che esprime il suo spirito positivo, ottimista, totalmente immerso nella realtà quotidiana, nei contrasti, nella varietà, ma non per questo necessariamente "contro".

Ritratto in versi. La variegata performance mette in interazione poesia, jazz, teatro d'avanguardia e teatro classico.

E poi ancora, in "Musica etnica", un Cd datato ma ancora decisamente piacevole, perfetto per l'estate. Tribù atmosfere migranti e popolari. Dal Mediterraneo di Enzo Avitabile all’Africa di Lokua Kanza, passando dalle melodie arabe di Radio Tarifa. La musica dei popoli. La musica del Mondo.

venerdì 23 maggio 2008

"Cantautore Piccolino", il nuovo singolo del jazzman Cammariere

Il brano è stato registrato in presa diretta con i suoi musicisti jazz: Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Fabrizio Bosso alla tromba. Il “Cantautore piccolino Tour” prosegue ovunque sold. Queste le prossime date:

23 maggio SASSARI Teatro Verdi
25 maggio VERONA Teatro Filarmonico
27 maggio MILANO Teatro Smeraldo

giovedì 22 maggio 2008

Keith Jarrett a Pescara? Si è alzato un polverone!

Intorno al concerto che Keith Jarrett terrà durante il prossimo Pescara Jazz si è sollevato un autentico polverone. Al centro della polemica, il botta e risposta tra il capogruppo regionale di An, Alfredo Castiglione, e l´Ente Manifestazioni Pescaresi. Abruzzo Blog fa il punto della situazione. Castiglione, ricordando il noto carattere bizzoso di Jarrett, parla di “spese folli” ed attacca, a tal proposito, la Regione Abruzzo; l'EMP risponde che la Regione "non è la principale azionista" dell´Ente, "né potrebbe esserlo, semplicemente perché non è socia. La Regione finanzia l´Ente Manifestazioni, così come fa con ben altre 92 associazioni (dati 2007), in base alla L.R. n. 15./2000. Il contributo della Regione ha coperto i costi 2007 dell'Ente Manifestazioni solo per il 18,1%, e non per l´80%" come sostiene Castiglione, che invoca anche una maggiore presenza, in cartellone, di artisti italiani, facendo i nomi di Stefano Bollani, Mario Biondi e Giovanni Allevi. "Le indicazioni artistiche riportate non hanno ragion d´essere - ribatte l'Ente - in quanto Bollani è già stato diverse volte ospite di Pescara, mentre Allevi e Biondi non hanno nulla a che vedere con il jazz. Ciò non toglie che potranno essere invitati a Pescara, ma in un cartellone che ne rispecchi le qualità e gli indirizzi musicali". In realtà, Castiglione non avrebbe "letto bene il programma di Pescara Jazz", perché altrimenti si sarebbe accorto "che sono presenti ben 4 gruppi abruzzesi". Castiglione sottolinea poi che Umbria Jazz ha scelto di non invitare più Jarrett a causa delle sue intemperanze verso pubblico e organizzatori: verissimo, ribatte l'EMP, ma ciò è stato deciso "solo dopo averlo avuto come ospite per tre anni consecutivi alle stesse condizioni contrattuali. In Italia, questa estate, Jarrett suonerà solo a Pescara, al Regio di Torino e all'Auditorium di Roma ("spese folli" anche nelle Regioni Piemonte e Lazio?). Le condizioni contrattuali del concerto di Pescara sono le stesse di Torino e Roma (l´artista rientrerà dopo il concerto a Nizza con un aereo privato come fa ormai da anni), ma i prezzi dei biglietti fissati dall´Ente Manifestazioni sono la metà di quelli praticati altrove e l´incasso coprirà i costi del concerto. Tutto in piena trasparenza e logica d´impresa, come costume dell'Ente Manifestazioni". Ma, ribatte Castiglione, sarà chiuso l'aeroporto e saranno sospesi i voli per non disturbare Jarrett durante il suo concerto: "E' una notizia priva di fondamento", afferma l'EMP, "ed è talmente assurda da non meritare alcun commento".

mercoledì 21 maggio 2008

Il miglior jazz internazionale nel brindisino con l'XI Edizione di Fasano Jazz, prima data in Italia di Allan Holdsworth

Approda all'XI Edizione il Fasano Jazz, organizzato come di consueto dal settore Attività Culturali del Comune di Fasano (BR). Per celebrare 10 anni di attività, di successi e di diffusione del miglior jazz in terra pugliese, lo staff del Fasano Jazz ha voluto ospitare nomi di fama internazionale, vicini al mondo rock e fusion. Confermando la tendenza degli anni precedenti a considerare il jazz come "area di libero scambio", Fasano continua a presentarsi come laboratorio permanente di musica aperta, oltre che come punto di riferimento turistico e culturale. Inizio spettacoli ore 21. Grande apertura con Bill Bruford: per la sua unica data italiana, il celebre batterista inglese (amato anche dal popolo rock per il suo passato con Yes, King Crimson, Genesis, UK, etc.) si esibirà il 3 giugno con il pianista olandese Michiel Borstlap. Il 4 giugno sarà la volta di un indomito leone del jazz-rock: l’instancabile Brian Auger torna in Italia con i rinnovati Oblivion Express e il suo infuocato organo Hammond. Prima data in Italia per Allan Holdsworth (foto): l'influente padrino dei chitarristi jazz-fusion il 6 giugno sarà in trio con due autentici assi, Ernest Tibbs (basso) e Chad Wackerman (batteria), figura ben nota agli amanti di Frank Zappa. Chiusura l’8 giugno con il concerto tutto pugliese di Gianna Montecalvo, straordinaria vocalist che presenterà al Nuovo Teatro Sociale il suo progetto dedicato a Steve Lacy, edito da Soul Note e subito apprezzato dalla critica specializzata. Così Alfredo Manfredi, Assessore alla Gestione dei Beni Culturali del comune di Fasano: «Fasano Jazz rappresenta un fiore all'occhiello nell'ambito della programmazione artistica dell'Amministrazione Comunale. La manifestazione si prefigge da anni la valorizzazione del talento di rappresentativi musicisti regionali e propone esibizioni di artisti prestigiosi del panorama nazionale e internazionale, con particolare attenzione alle nuove tendenze jazzistiche e alle continue mutazioni del genere, non disdegnando un omaggio doveroso e sentito al passato». Fasano Jazz sarà anche l'occasione per scoprire o riscoprire la meravigliosa cittadina pugliese, le sue tradizioni artistiche e religiose, i suoi luoghi e le sue attività culturali. Degna di nota la politica prezzi degli organizzatori: un ticket di ingresso a posto unico non numerato di Euro 5 + Euro 1 (diritti di prevendita), con la possibilità di acquistare l’intero pacchetto per le quattro serate con il diritto di prevendita invariato (Euro 1) e la certezza di sedere in poltrona presso il nuovo Teatro Sociale (a capienza limitata).

Programma:

3 giugno 2008,
Teatro Kennedy:
Bill Bruford & Michiel Borstlap duo

4 giugno 2008,
Teatro Kennedy:
Brian Auger's Oblivion Express

6 giugno 2008,
Teatro Kennedy:
The Allan Holdsworth Trio

8 giugno 2008,
Nuovo Teatro Sociale:
Gianna Montecalvo Steve's Mirror

giovedì 15 maggio 2008

I nuovi suoni di Cesare Picco dal Giappone a Cagliari per il festival “Forma e poesia nel jazz”

Doppio appuntamento per il pianista e compositore Cesare Picco che Sabato 17 maggio sarà a Cagliari per l’undicesima edizione di “Forma e poesia nel jazz”: alle ore 12.30 l’artista incontrerà il pubblico per parlare di musica, presso lo Studio d’Arte Paola Frau, mentre alle ore 21.00 porterà sul palco del Piccolo Auditorium (in piazzetta Dettori) il suo Light Line Concert, accompagnato dall’elettronica del dj giapponese Taketo Gohara.
Con questa tipologia di concerto Cesare Picco è reduce da un grande successo in Giappone, mercato in cui si è imposto in questi ultimi due anni con la pubblicazione di tre album e tre tournée tra il 2006 e il 2007 con un doppio sold-out al Blue Note di Tokyo.

Il concerto presenta sonorità inedite e originali, frutto della commistione tra il lirismo di Cesare Picco e le macchine elettroniche che interagiscono in tempo reale con il suono acustico del suo pianoforte: un viaggio tra sonorità classiche e contemporanee, acustiche ed elettroniche, seguendo la bussola dell'improvvisazione e della pura invenzione.

Musicista poliedrico, Cesare Picco porta avanti da sempre un’idea di musica senza confini di genere: lo dimostrano le sue tante collaborazioni con artisti quali Luciana Savignano, Gioele Dix, Antonio Ballista, Luciano Ligabue, Samuele Bersani, Yukimi Nagano, Andrea Bocelli, la Camerata di Berlino... e i progetti speciali di musica, teatro e danza che ha firmato come compositore (compreso quello del giugno 2007 in California, in occasione del lancio del primo satellite interamente italiano).

lunedì 12 maggio 2008

Keith Jarrett, Herbie Hancock, Pat Metheny ed Enrico Rava per il Pescara Jazz 2008


Keith Jarrett, Herbie Hancock, Pat Metheny e l’omaggio a Chet Baker di Enrico Rava: sono queste le punte di diamante del Pescara Jazz 2008, presentato dal presidente Lucio Fumo. Si parte il 15 luglio con Keith Jarrett, Gary Peacock e Jack DeJohnette. Da sottolineare il ritorno di Jarrett a Pescara dopo ben 35 anni: "Si tratta - ha commentato Fumo - di un grande appuntamento, visto che Jarrett è un artista molto particolare, che sceglie personalmente i luoghi dove tenere i propri concerti. Per noi, dunque, la sua presenza sarà importantissima". Venerdì 18 luglio toccherà a Pat Metheny, che tornerà a Pescara dopo esservi già stato lo scorso anno. Stavolta, però, lo farà insieme a Gary Burton, Steve Swallow ed Antonio Sanchez. Sabato 19 luglio arrivano il Bobby Hutcherson Quartet e - soprattutto - Herbie Hancock, che sarà accompagnato da big come il batterista Vinnie Colaiuta (nome noto anche nel pop per via delle sue collaborazioni con Sting e, in Italia, Eros Ramazzotti e Vasco Rossi) ed il contrabbassista Dave Holland. Domenica 20 luglio gran finale con "Chet Mood", l'omaggio del grande trombettista Enrico Rava a Chet Baker, cui seguirà la performance della Maria Schneider Orchestra. Tutti i concerti si terranno alle 21 presso il Teatro “Gabriele d’Annunzio”. Paralellamente, il Pescara Jazz ospiterà anche la rassegna "Jazz in Città", scegliendo per le esibizioni dei musicisti lo Sporting Hotel Villa Maria di Francavilla al Mare e il Marni Jazz Club di Pescara. Ad aprire il programma dei concerti sarà, mercoledì 16 luglio alle 21.15, il trio del pianista Kerem Gorsev. Un ospite importante per la rassegna: il pianista è, infatti, il rappresentante più illustre della scena turca e vanta collaborazioni di altissimo profilo. Giovedì 17 luglio alle 21.15, presso lo Sporting Hotel Villa Maria, si esibirà il quartetto di Gianluca Caporale: il giovane sassofonista teramano, accompagnato dalla ritmica composta da Claudio Filippini, Gabriele Pesaresi e Roberto Desiderio, presenterà i brani contenuti nel cd "Un Lungo Viaggio". Da venerdì 18 a domenica 20 luglio, Jazz in Città si sposta al Marni Jazz Club: i concerti si terranno al termine delle esibizioni in programma al Teatro D'Annunzio, a partire dalle 23,30. Venerdì 18 luglio, il trio Acta Fabula, guidato dal pianoforte di Paolo Franceschini, porta sul palco una visione pacata del mainstream, giocata su un interplay naturale e intenso tra i tre musicisti e sulla conoscenza profonda dei brani della tradizione. Il Carmine Ianieri Quartet sarà protagonista del concerto di sabato 19 luglio. Il repertorio della formazione ha in Wayne Shorter il suo nume tutelare. Il quartetto Osmosys chiuderà, domenica 20 luglio, gli appuntamenti al Marni Jazz Club, esplorando autori meno convenzionali e aprendosi alla sintesi tra generi e mondi musicali. Info: 085/6920057.

lunedì 28 aprile 2008

Omaggio a De André dalla Casa del Jazz All Stars il 30 aprile

A Fabrizio De André, uno dei cantautori italiani più conosciuti e amati di sempre, è dedicato il progetto ”Omaggio a De Andrè”, presentato mercoledì 30 aprile, in anteprima assoluta, alla Casa del Jazz di Roma e realizzato da cinque straordinari musicisti riuniti sotto il nome di “Casa del Jazz All Stars”.

Una All Stars di musicisti per un nuovo progetto inedito, questa volta dedicato a Fabrizio De Andrè (nella foto), presentato in concerto, con il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De Andrè, mercoledì 30 aprile, in anteprima assoluta, alla Casa del Jazz di Roma.

Stefano Di Battista al sax, Rita Marcotulli al pianoforte, Fabrizio Bosso alla tromba, Giovanni Tommaso al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria, cinque tra i più importanti musicisti del jazz italiano formano questa All Stars. Rileggeranno in chiave jazz alcune delle più belle canzoni del cantautore genovese: “La canzone di Marinella“, “Don Raffaè“, “Via del Campo“, “Creuza de Mà“, “Amore che vieni, amore che vai“ e altre ancora per un “omaggio” imperdibile che verrà registrato e che diventerà un cd di prossima pubblicazione.

Mercoledì 30 aprile ore 21 (sala concerti)

Casa del Jazz All Stars
“Omaggio a De Andrè”
Stefano Di Battista: sax alto e soprano
Fabrizio Bosso: tromba
Rita Marcotulli: pianoforte
Giovanni Tommaso: contrabbasso
Roberto Gatto: batteria

Ingresso euro 15
con il patrocinio della Fondazione Fabrizio De Andrè
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55 (Roma)
Info: 06/704731

sabato 26 aprile 2008

Di Battista e Panetto al Festival Pianistico di Spoleto

Marco di Battista (pianoforte, nella foto) e Christian Panetto (sassofoni) si esibirannno domenica 27 aprile, alle 12.00, a Spoleto nell'ambito del Festival Pianistico di Spoleto, organizzato dalla Musici Artis Umbria. Un duo affiatato ed elegante. Christian Panetto e Marco Di Battista si muovono su un repertorio costituito da standard e brani originali composti da entrambi i musicisti. La personalità e la conoscenza della tradizione permettono di costruire una visione musicale matura ed essenziale. Lo spirito profondo e, allo stesso tempo, lirico del duo permette di cogliere, ogni volta, la giusta intensità dell'esecuzione, di dare respiro alle atmosfere dei diversi brani. La manifestazione spoletina giunge quest'anno alla dodicesima edizione e percorre nel suo cartellone tutto lo spettro del pianoforte moderno: musicisti classici si affiancano ad interpreti jazz per un programma che prevede Adam Neiman e Yumi Palleschi, Roberto Cominati e Stefano Bollani. Ricordiamo che Marco Di Battista ha presentato negli scorsi mesi anche un interessante progetto ("Four") dedicato alla figura di Wayne Shorter: il Marco Di Battista Four è composto da Marco Di Battista al pianoforte, Carmine Ianieri ai sassofoni, Ivano Sabatini al contrabbasso e Pierluigi Esposito alla batteria. Per saperne di più su Marco Di Battista e le sue attività musicali, è possibile connettersi al suo sito Internet: www.marcodibattista.com

lunedì 21 aprile 2008

Il jazz protagonista del concertone del Primo Maggio 2008

Un cast ricco di nomi e di sorprese, un doppio tema artistico, il jazz, il Brasile e alcune performance di grandi attori. E’ il Concertone di Piazza San Giovanni del Primo Maggio 2008 che presenta moltissime novità: prima di tutto nella conduzione affidata per la prima volta a Claudio Santamaria, attore tra i migliori dell’ultima generazione con la passione per il rock. Per la prima volta ci sarà, ad aprire la diretta della serata, una All Star Jazz Band guidata da Stefano Di Battista (nella foto) e composta da Fabrizio Bosso, Greg Hutchinson, Roberto Gatto, Rita Marcotulli, Dario Rosciglione, Baptiste Trotignon, Julian Mazzariello, Giovanni Tommaso. Ma il Primo Maggio avrà anche un sapore brasiliano con Jorge BenJor. Ad arricchire la giornata, ci saranno alcuni ospiti che duetteranno con Claudio Santamaria.

Due i temi artistici scelti: un omaggio ai 70 anni di Adriano Celentano e alle canzoni del ’68. Ricchissimo il parterre degli artisti che saliranno sul palco che si avvarrà di una nuovissima scenografia. Tra i nomi, Subsonica, Elio e le Storie Tese, Caparezza, Afterhours, Irene Grandi, Baustelle, Aprés la classe, Marlene Kuntz, Enzo Avitabile e Manu Dibango, Raiz, Sud Sound System, Tricarico, Bisca Zulu con Enrico Capuano.

Novità anche per quanto riguarda la regia, affidata quest'anno a Stefano Vicario, e gli autori, Sergio Rubino e Paolo Biamonte. Il concerto di Piazza San Giovanni sarà trasmesso in diretta da Rai Tre. Si parte alle 15.15 con l'Anteprima dedicata all'esibizione dei vincitori del concorso Primo Maggio Tutto l'Anno. La diretta del concerto proseguirà poi dalle 16 fino alle 24, interrotta solo dall'edizione del Tg3 delle 19 e delle 23.

giovedì 17 aprile 2008

Nicola Conte Jazz Combo in due date alla Casa del Jazz

Doppio appuntamento giovedì 17 e venerdi 18 aprile e doppio concerto alle 21 e alle 23 alla Casa del Jazz di Roma con Nicola Conte (nella foto), uno degli assoluti punti di riferimento della scena nu jazz a livello mondiale. Con lui sul palco una formazione straordinaria composta da musicisti che rappresentano il meglio del jazz italiano: Rosario Giuliani al sax, Flavio Boltro alla tromba, Sandro Deidda al sax, Pietro Lussu al pianoforte, Pietro Ciancaglini al contrabbasso, Lorenzo Tucci alla batteria e la vocalist Alice Ricciardi.

Giovedì 17 aprile ore 21 e 23

Nicola Conte Jazz Combo
Nicola Conte: chitarra
Flavio Boltro: tromba
Rosario Giuliani: sax alto
Pietro Lussu: pianoforte
Pietro Ciancaglini: contrabbasso
Lorenzo Tucci: batteria
Alice Ricciardi: voce

Ingresso euro 15

venerdì 18 aprile ore 21 e 23

Nicola Conte Jazz Combo
Nicola Conte: chitarra
Flavio Boltro: tromba
Rosario Giuliani: sax alto
Pietro Lussu: pianoforte
Pietro Ciancaglini: contrabbasso
Lorenzo Tucci: batteria
Alice Ricciardi: voce

Ingresso euro 15

venerdì 4 aprile 2008

Partito da Sulmona il tour di Cammariere: altro che cantautore piccolino!

E’ partito ieri sera da Sulmona il nuovo tour di Sergio Cammariere. In una serata dal clima piuttosto freddo pur trovandoci all’inizio di aprile, il ‘Maestro’ (perché solo così lo si può definire) ha riscaldato il pubblico del Teatro Maria Caniglia. I quali, dal canto loro, hanno ricambiato con calorosi applausi sin dall’inizio del concerto. E se il buongiorno si vede dal mattino… Con un ensemble comprendente ben due strumentisti abruzzesi e formato da Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Bruno Marcozzi alle percussioni e Olen Cesari al violino, Sergio Cammariere. Le danze sono state aperte da una lunga intro strumentale, cui sono subito seguiti, che costituisce il singolo di lancio del nuovo album di Cammariere: l’antologia “Cantautore piccolino”. Cammariere, che ha dunque scelto l’Abruzzo per inaugurare il suo nuovo giro di concerti, mancava da questa regione esattamente da un anno: il 4 aprile 2007 si esibì a Pescara, e rispetto a quel concerto stavolta erano assenti la chitarra di Bebo Ferra e la tromba di Fabrizio Bosso. Ne è scaturito un sound forse a volte più scarno, ma non per questo meno interessante, grazie ai virtuosismi di un Cesari davvero in forma, e che si è esaltato nel momento in cui lui e Cammariere, rimasti da soli sul palco, si sono dati alla pura improvvisazione: Sergio, infatti, ha interagito con il pubblico chiedendogli di cantare alcune note a caso, sulle quali poi ha costruito al volo, con l’aiuto del fido Olen, una serie di interessanti passaggi musicali, compresi dei chiari rimandi a Debussy. Cammariere ha voluto che la gente cantasse il brano insieme a lui, e per questo – dopo averne terminato l’esecuzione – è tornato a suonarne l’ultima parte: a quel punto, un giovane musicista pescarese, Mirko Modesti, già noto in ambito locale per la sua militanza negli Arcadia e per le sue qualità di interprete, ha intonato da un palchetto laterale il ritornello della canzone, prendendolo un'ottava più alta. Cammariere, che gli dava le spalle, si è voltato stupito e gli ha fatto i complimenti, ribadendoli alla fine del concerto e nel backstage, quando i due si sono incontrati. Lo spettacolo di Sulmona ha riservato anche dei momenti in cui Sergio si è esibito da solo, al pianoforte: durante una di queste performance è arrivata “Padre della notte”, un pezzo che, dal vivo, fu suonato la prima volta in Vaticano. Dopo un’ora e mezza, il cantante calabrese è scomparso, per poi riapparire, chiamato a gran voce dalla gente, sulle note di gemme che a Pescara avevamo avuto l’onore di poter gustare. Siamo stati, tuttavia, contenti di aver potuto cogliere, più o meno a metà della tracklist, anche quella che reputiamo una delle migliori composizioni di Sergio Cammariere: “Cantautore piccolino”, appunto. Un titolo che va bene solo per un greatest hits, visto che non è assolutamente adatto a definire l’essenza di questo personaggio.

Massimo Giuliano

giovedì 3 aprile 2008

Parte stasera da Sulmona il nuovo tour di Sergio Cammariere

Ci siamo: parte stasera, dal Teatro Maria Caniglia di Sulmona, il nuovo tour italiano di Sergio Cammariere. Dunque, dopo la recente partecipazione al Festival di Sanremo con il brano “L’amore non si spiega” e il successo della sua prima raccolta “Cantautore piccolino” che ha scalato i vertici della classifica dei dischi più venduti: Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Bruno Marcozzi alle percussioni, Olen Cesari al violino e lo straordinario Fabrizio Bosso alla tromba. “Cantautore piccolino”, pubblicato da EMI Capitol, è un progetto che vede la diretta partecipazione del pubblico che da anni lo segue nei concerti. La selezione dei brani, dai suoi tre precedenti album è avvenuta seguendo le indicazioni e i suggerimenti raccolte dal sito www.situation.it. Il disco - dedicato a due grandi maestri Sergio Bardotti e Bruno Lauzi - contiene anche tre inediti “ L’amore non si spiega” - lo strumentale piano solo “Nord” - “Le note blu” e due omaggi: a Bruno Martino con “Estate” e a Keith Jarrett con “My song”. “Cantautore piccolino Tour” è organizzato da Concerti e Produzioni e si chiuderà con una grande festa al Teatro Smeraldo di Milano il 27 maggio per riprendere dopo la metà di giugno con un calendario molto fitto. Da sottolineare le due date pugliesi il 18 aprile al Teatro Orfeo di Taranto e il 19 aprile al Teatro Politeama di Lecce dove sarà accompagnato anche da un’Orchestra Sinfonica di oltre sessanta elementi diretta dal M° Paolo Silvestri.

Questo il calendario:

3 aprile - SULMONA (AQ) – Teatro Maria Caniglia
5 aprile - GALLARATE (VA) – Teatro Condominio
9 aprile - JESI (AN) – Teatro Pergolesi
10 aprile - NOCETO (Parma) – Teatro Moruzzi
18 aprile - TARANTO – Teatro Orfeo con Orchestra Sinfonica
19 aprile - LECCE – Teatro Politeama con Orchestra Sinfonica
21 aprile - COSENZA – Teatro Rendano
3 maggio - NOCERA INFERIORE (SA) – Castello di Fiengo
6 maggio - ROMA – Auditorium Conciliazione
12 maggio - NAPOLI – Teatro Augusteo
19 maggio - TORINO – Teatro Colosseo
20 maggio - BOLOGNA – Teatro Stabile Arena del Sole
21 maggio - FERRARA – Palasegeste
23 maggio - SASSARI – Teatro Verdi
26 maggio - VERONA – Teatro Filarmonico
27 maggio - MILANO – Teatro Smeraldo

mercoledì 2 aprile 2008

Manu Katché il 15 aprile a Roma, Auditorium Parco della Musica

Manu Katché sarà martedì 15 aprile a Roma, alle 21 presso la Sala Petrassi dell'Auditorium Parco della Musica. In occasione del suo concerto capitolino, Manu Katché proporrà al pubblico i brani del secondo disco registrato per la ECM come band leader. "Playground" ha confermato sia presso il pubblico sia presso la critica il grande successo di "Neighbourhood", uscito nel 2005.

Manu Katché è conosciuto principalmente nell’ambito del pop-rock per aver accompagnato star come Peter Gabriel, Sting, Joni Mitchell, Dire Straits, Bee Gees, Jeff Beck, Youssou N'Dour, Tori Amos, Bryan Ferry, Tears for Fears, Tracy Chapman e molti altri. Ai suoi esordi Manu ha suonato anche nel gruppo del comico francese Coluche.
Forse è proprio questo background pop a conferirgli un'originalità nel suono e nella materia, un modo di fare musica che è il suo carattere, come lui stesso racconta di sé: "Cerco sempre di mettere insieme modelli per creare un groove, per colorare le cose. Questo è fondamentale per me nel fare musica sia che io stia suonando jazz o rock o altro, sia che suoni la mia musica sia che lavori con Sting o Peter Gabriel. Cerco di creare un groove per ispirare il solista e me stesso".

“Playground” è stato registrato nel gennaio del 2007 negli studios Avatar di New York con Manfred Eicher, il deus ex machina del marchio ECM che ha aiutato Katché nella formazione dell'organico per i suoi due album. Manu sottolinea quanto New York sia una città con un livello energetico molto alto e quanto ci sia di magico sopratutto per un musicista europeo: "Ci siamo ritrovati ad essere lì insieme in un posto al quale non apparteniamo, nutrendoci dell'atmosfera speciale di New York". Questo ritrovarsi insieme in un luogo altro, in un luogo dell'altrove ha permesso che la dicotomia feconda tra soggetto ed oggetto trovasse un punto di tangenza, un'energia, un sound che si sente già dal primo ascolto.
All’inizio e alla fine di “Playground” sono presenti le incursioni del newyorkese David Torn (che non sarà presente nei concerti italiani) caratterizzate dai riverberi di colore della sua chitarra, mentre il resto dell'album è interamente acustico, permeato da un'energia naturale che si modula sulla totalità dei brani.
Manu racconta di come il disco sia stato fatto molto velocemente, Eicher sottolinea come i contributi di ogni musicista alla realizzazione degli ideali musicali di Katché abbiano conferito al concepimento dell'ossatura complessiva qualche cosa di nuovo, di diverso.
Il lavoro intenso di tre giorni di sessioni piene d'ispirazione per tutti i musicisti si percepisce, Manu ne è convinto, nell’energia, nel sound particolari di “Playground”.

Del suo modo di suonare Manu Katche ha detto spesso che è un'amalgama tra i ritmi africani e la concezione classica della batteria, illuminata dall'interazione jazz: "quando suono jazz sono visto come un batterista rock e quando suono in progetti rock i critici dicono di me "il batterista jazz Manu Katché". Io cerco solamente di essere me stesso, tentando di essere innovativo come la musica che suono, ma penso che questa sia più di un atteggiamento jazz".

martedì 18 marzo 2008

Ada Montellanico: tre concerti alla Casa del Jazz dal 29 al 31 marzo

Tre serate alla Casa del Jazz dal 29 al 31 marzo, con Ada Montellanico, una delle più prestigiose ed originali voci del jazz italiano. La vocalist romana presenterà il suo nuovo CD “Il sole di un attimo”, uscito da poco per Egea, che rappresenta una tappa importante della sua straordinaria ricerca. Alla cantante questa volta si accompagna una nuova immagine di raffinata compositrice di testi e musica. Ada Montellanico è ormai da tempo ritenuta dalla critica e dal pubblico una delle più sensibili e raffinate cantanti italiane che ha saputo con estrema originalità fondere il linguaggio jazzistico alla lingua italiana anche attraverso la riscoperta di molti standards del nostro repertorio ed è sicuramente una delle più importanti interpreti del canto jazz in Italia, per lo stile e la voce assolutamente personali e per la predilezione del canto come narrazione. E in questo nuovo album le storie da raccontare sono per lo più di sua composizione: liriche struggenti, sinuose e penetranti, avvolte in ambiti musicali puramente afroamericani.
I testi sono tutti in italiano e confermano la riuscita di una ricerca, svolta da molti anni, che declina il jazz nella nostra lingua, attraverso il raggiungimento di uno stile e di un sound originali nel quale dizione, esposizione della melodia, timing, fraseggio e improvvisazione si fondono in un colore di voce unico, caldo ed ambrato.

Nei concerti imperdibili di sabato 29 e domenica 30 marzo saliranno sul palco con lei alcuni tra i più prestigiosi musicisti del jazz italiano: Stefano “Cocco” Cantini ai sax, Bebo Ferra alle chitarre, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Walter Paoli alla batteria. Straordinario ospite della serata sarà Antonio Amanti, che suonerà il corno di bassetto, antico strumento usato da Mozart, il cui suono misterioso ha colpito Ada tanto da farle scrivere un brano nel quale duetta con lui.

La serata di lunedi 31 marzo vedrà un cambio di gruppo. A parte Stefano “Cocco” Cantini che rimarra ospite del concerto, arriveranno sulla scena altri straordinari musicisti, che da anni sono compagni di viaggio della Montellanico: Giovanni Ceccarelli al piano, Pietro Ciancaglini al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria. Il concerto sarà un omaggio a Billie Holiday, primo amore canoro della vocalist romana. Il progetto, che sta avendo molto successo di pubblico e di critica, vuole ripercorrere alcune tappe fondamentali della vicenda artistica attraverso noti brani che Lady Day rese storici.Billie Holiday, insieme a pochi giganti del jazz, è diventata nel tempo una vera leggenda. Una donna che ha saputo fondere nel suo modo di cantare, veramente unico, una profonda musicalità insieme ad un’altrettanta profonda femminilità. Il concerto vuole ripercorrere alcune tappe fondamentali della sua vicenda artistica attraverso noti brani che “Lady Day” rese storici e altri composti da lei stessa. Un repertorio completamente riarrangiato, che spazia da Lover Man a Don’t explain per mettere in risalto quello che alla Holiday interessava di più: raccontare se stessa attraverso la voce. Questa sua ricerca è stata sempre un punto di riferimento per Ada Montellanico: fondere narrazione, interpretazione e improvvisazione per creare un’immagine musicale capace di raccontare storie intense sempre nuove ed originali.

venerdì 7 marzo 2008

Stefano Bollani all'Auditorium Parco della Musica

Ritorna all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dopo il piano solo dello scorso anno nella Sala Santa Cecilia e il duo insieme a Enrico Rava, il poliedrico pianista Stefano Bollani per presentare il progetto originale “Bollani Carioca”. Bollani ha ottenuto da poco l’Hans Koller European Jazz Prize come “musicista dell’anno 2007”. In questo progetto Stefano Bollani affronta il repertorio meno conosciuto della musica brasiliana rileggendo autori storici dello choro e del samba come Pixinginuha, Edu Lobo, Ismael Silva (il fondatore della prima Escola de Samba), Nelson Cavaquinho, Chico Buarque e affrontando anche brani della nuova generazione di autori come Monica Salmaso e Ze’ Renato.
L’idea del progetto nasce nel 2006 quando Stefano Bollani viene invitato con il suo quintetto, I visionari, a suonare al Tim festival di Rio de Janeiro. Da anni l’amico Alberto Riva, giornalista e esperto di musica immagina con lui un disco con cui rileggere il repertorio carioca più raro mettendo il pianoforte di Bollani al centro del progetto, al posto del cantante. Contattato il sassofonista Ze’ Nogueira, al quale viene affidato il compito di mettere insieme il gruppo e organizzare la registrazione, e scelto tutti insieme il repertorio, ecco partire la nuova avventura. In tre giorni viene realizzato a Rio un disco uscito poi in tutte le edicole italiane in allegato con l’Espresso. Insieme a lui ci sono Mirko Guerrini e Nico Gori, i fiati dei visionari, insieme ad alcuni fra i più importanti musicisti brasiliani (Jorge Helder, il bassista, è in tour con Chico Buarque; Armando Marçal ha suonato praticamente con tutti, anche nel gruppo di Pat Metheny, Jurim Moreira e Marco Pereira si sono visti anche in tour in Italia con i loro progetti personali).

SABATO 8 MARZO SALA PETRASSI ORE 21
DOMENICA 9 MARZO SALA PETRASSI ORE 11.30

"BOLLANI CARIOCA"

Stefano Bollani - pianoforte
Zè Nogueira - sassofoni
Marcos Pereira - chitarre
Jorge Helger - contrabbasso
Jurim Moreira - batteria
Armando Marçal - percussioni
Mirko Guerrini - sassofoni
Nico Gori - clarinetto

Biglietto unico: 20 euro
(ESAURITO)

mercoledì 5 marzo 2008

Musica per Roma: Pat Metheny all'Auditorium

All'Auditorium Parco della Musica di Roma, il 19 luglio, si prevede una serata all’insegna della grande musica jazz con quattro colossi che daranno nuovamente vita a uno dei progetti più innovativi della storia del jazz, un “megagruppo” formato da Pat Metheny, Gary Burton, Steve Swallow e Antonio Sanchez che rivisita uno degli esperimenti pioneristici ideati da Gary Burton e nel quale Pat Metheny ha debuttato giovanissimo, insieme al bassista Steve Swallow e al batterista Bob Moses. Da lì é partita la brillante carriera di Metheny, considerato oggi il più grande chitarrista jazz della sua generazione. Come Burton ha rivoluzionato il modo di suonare il vibrafono nel jazz ed è considerato il più grande vibrafonista al mondo, così Pat Metheny ha re-inventato la chitarra jazz per le nuove generazioni aprendo allo strumento nuove e inesplorate possibilità.

Il gruppo originale (Matheny, Burton, Swallow e Moses) formato alla fine degli anni sessanta ha determinato una rivoluzione nel mondo del jazz: per la prima volta la chitarra elettrica svolgeva un ruolo primario ed elementi jazz e rock confluivano in un sound mai ascoltato prima. Con questa idea geniale Burton è riuscito a spingere la forma jazz attraverso il genere esplosivo del rock al punto da creare un’esperienza che ha rotto le barriere. Non a caso il quartetto si trovò a suonare con gruppi del calibro degli Electric Flag e dei Cream (The Fillmore West - 1967). Altri grandi chitarristi hanno collaborato a questo progetto: John Scofield, Jerry Hahn, Mick Goodrick, ma la collaborazione di Metheny col gruppo è durata tre anni. Insieme a loro saliranno sul palco della Cavea il grande bassista Steve Swallow, anche lui membro dello storico gruppo, che potrebbe essere semplicemente definito “il bassista jazz” per eccellenza e il giovane batterista Antonio Sanchez, già talento ineguagliato per la versatilità e le importanti collaborazioni.

BIGLIETTI: 45 EURO PARTERRE E TRIBUNA CENTRALE; 35 EURO PARTERRE LAT E TRIBUNA MED; 25 EURO TRIBUNA LAT

I biglietti saranno in vendita a partire dalle ore 11 di oggi presso la biglietteria dell’Auditorium Parco della Musica, presso le ricevitorie Lottomatica abilitate, telefonicamente al 199.109.783 e sul sito www.auditorium.com.

INFO 06.80241 - 281

domenica 2 marzo 2008

Gianluca Caporale presenta 'Un lungo Viaggio' con Fabrizio Bosso e Massimo Morganti

Gianluca Caporale presenta 'Un Lungo Viaggio' con tre concerti durante questo mese di marzo. In tutti gli appuntamenti, il sassofonista si propone al pubblico con i due ospiti presenti nel disco: il trombettista Fabrizio Bosso e il trombonista Massimo Morganti. La formazione è composta, inoltre, da Claudio Filippini al pianoforte, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Roberto Desiderio, alla batteria. 'Un Lungo Viaggio' è stato pubblicato nell'inverno scorso dalla Wider Look (WLK 002). Venerdì 7 marzo l'appuntamento sarà ad Ascoli Piceno, dove la formazione suonerà in quintetto, con Massimo Morganti, al Cotton Club, alle 21.30. Mercoledì 12 marzo, alle 18.30, la formazione, con Fabrizio Bosso e Massimo Morganti, si esibirà a Teramo, presso l'Auditorium dell'Università degli Studi di Teramo. Venerdì 28 marzo, infine, Gianluca Caporale si esibirà in quartetto al Teatro Michetti di Pescara. Hard bop tagliente ed energico. Gianluca Caporale propone la sua musica piena e potente: una corsa senza freni e senza mezzi termini. Il sassofonista esalta le possibilità offerte da un repertorio di ispirazione classica e coinvolge il sestetto in un assalto senza pause. Una formazione solida ed esperta. La ritmica è composta da Roberto Desiderio e Gabriele Pesaresi, musicisti affiatati tra loro e in grado di dar vita a un sostegno energico e sempre efficace per i solisti e per le composizioni di Caporale. Claudio Filippini, Fabrizio Bosso e Massimo Morganti sono tra i musicisti più richiesti ed apprezzati nella scena jazz italiana: una scelta naturale per il giovane sassofonista teramano, dettata dalla lunga e stabile collaborazione con ciascuno di loro.

venerdì 15 febbraio 2008

Duo Bepi D’Amato & Tony Pancella alla Casa del Jazz di Pescara

Domani sera, presso il Teatro Michetti di Pescara, la rassegna "La casa del jazz" ospiterà il Duo Bepi D’Amato & Tony Pancella, in concerto (ingresso gratuito, con inizio alle 21,15). Con Tony Pancella al pianoforte, Bepi D’Amato propone (al clarinetto e sax) interpretazioni di standard americani (song e composizioni strumentali) caratterizzate da rilettura personale ed inedita sia nell’armonizzazione che nella esposizione tematica, pur restando nell’ambito della tonalità e di una scansione ritmica comunque permeata di swing. Pancella sarà a New York a Marzo con Miles Griffith per la presentazione del loro nuovo cd “The Struggle Never Dies”, poi in Germania e ad Atene in Aprile, e ad Agosto in tour in Russia con il quintetto di Phil Woods

venerdì 8 febbraio 2008

Il jazz "precoce" di Francesco Cafiso domani a Pescara

Prosegue presso il Teatro Michetti di Pescara la rassegna “La casa del jazz”. Sabato 9 febbraio (ore 21.15, ingresso 10 euro) arriva il Francesco Cafiso quartet, composto da Francesco Cafiso, Riccardo Arrighini, Paolo Benedettini, Stefano Bagnoli. Francesco Cafiso (classe 1989), uno dei talenti più precoci nella storia del jazz, applaudito sulla scena internazionale, stella indiscussa del firmamento jazz contemporaneo e nuovo, può vantare una serie di esperienze con musicisti di fama mondiale: la sua maturità e sensibilità lo hanno già reso protagonista nei templi del jazz internazionale. La rivista francese Jazz Magazine nel numero di novembre del 2005 lo ha incluso tra i "125 talents pour demain et aujourd'hui", una lista che comprende i più significativi jazzisti under 40. Cafiso padroneggia un suono pieno, forte e gentile allo stesso tempo, ha inciso tre album come leader. Già a nove anni muove i primi passi facendo esperienze con musicisti di fama internazionale. Decisivo per la sua carriera è l’incontro, nel luglio del 2002, con Wynton Marsalis che, stupito dalle sue qualità musicali, lo porta con sé nell’European tour del 2003. Da allora, Francesco ha suonato nei Jazz Festival e nei Jazz Club più importanti del mondo. Ha vinto diversi premi importanti tra i quali il Premio Nazionale Massimo Urbani a Urbisaglia, il premio EuroJazz a Lecco, l’International Jazz Festivals Organization Award a New York, la World Saxophone Competition a Londra, il Django d’Or a Roma e molti altri prestigiosi riconoscimenti. Nel 2005 lo Swing Journal, l’autorevole rivista giapponese di musica jazz, gli ha conferito il New Star Award premio riservato ai talenti stranieri emergenti e subito dopo, si è affermato nel Top Jazz, referendum della rivista italiana Musica Jazz, che lo ha riconosciuto miglior nuovo talento dell’anno. Ha suonato con grandissimi musicisti quali: Ellis Marsalis, Jason Marsalis, Thadeus Richard, Bob Franch, Maurice Brown, Hank Jones, Cedar Walton, Mulgrew Miller, Ronnie Matthews, Jimmy Cobb, Ben Riley, Ray Drummond, Reggie Johnson, Doug Sides Lewis Nash, James Williams, Joe Lovano, George Mraz, Joe Locke, Enrico Rava, Gianni Basso, Dado Moroni, Franco D’Andrea e moltissimi altri italiani ed americani.

mercoledì 6 febbraio 2008

I sax di Javier Girotto, il piano di Francesco Nastro, il basso di Avishai Cohen e la batteria di Roberto Gatto: il risultato è "Sea Inside"

Napoli, Buenos Aires, Tel Aviv. Il mare di mezzo, il mare intorno, il jazz dentro. Il Mediterraneo che unisce aree geografiche apparentemente distanti. Il mare, gonfio di spuma o piatto come una tavola, che accoglie e si alimenta di melodie, respiri e visioni. Il bacino del Mediterraneo come territorio comune, il jazz come strumento di dialogo tra culture differenti. Il Sud come luogo d’incontro, la musica come viaggio perenne. Sono questi gli elementi elaborati in “Sea Inside”, ottavo progetto discografico di Itinera, la label indipendente di Pomigliano Jazz, diretta da Onofrio Piccolo. I sassofoni di Javier Girotto, il pianoforte di Francesco Nastro, il basso di Avishai Cohen e la batteria di Roberto Gatto. Quattro forti personalità artistiche si confrontano con una materia musicale nuova, elaborata attraverso la propria cifra stilistica, decomposta e traghettata su territori sonori moderni. Una ritmica sobria, raffinata e visionaria, con metriche non usuali.

Nove composizioni nelle quali emerge la scrittura di Francesco Nastro (che firma sei brani): aperta, melodica. Le improvvisazioni di Javier Girotto: energiche, spiazzanti ma anche sospese e rarefatte. Il tutto condito da un interplay basso-batteria compatto e ben amalgamato, che combina il meglio del drumming europeo: Roberto Gatto, con uno dei bassisti attualmente più importanti e influenti della scena internazionale, Avishai Cohen.

Sessantacinque minuti di musica evocativa, a tratti dirompente, che si concludono con un delicato e sentito omaggio del quartetto – “El pibe de oro”, composto da Girotto – a Diego Armando Maradona. Nove brani che scavano a fondo nella melodia, con un supporto armonico influenzato dall’esperienza classica.

Un disco che non cede al fascino artistico dei singoli, che non cade nel tranello di una jam-session, ma che suona omogeneo dalla prima all’ultima traccia, navigando lungo le coste del “Mare Nostrum” e ossigenandosi di tutte le sue culture e le sue contraddizioni.

SEA INSIDE

1. Song for Avishai (Nastro) 5.56
2. When she leaves (Nastro) 7.10
3. Rough sea (Nastro) 10.20
4. Il suo lato migliore (Nastro) 8.13
5. Ann’s tune (Cohen) 5.54
6. Meccanica quantistica (Nastro) 8.20
7. B Song (Gatto) 7.25
8. We got on well (Nastro) 8.59
9. El pibe de oro (Girotto) 5.16


Javier Girotto: soprano sax, baritone sax, moxeño flute
Francesco Nastro: piano
Avishai Cohen: bass
Roberto Gatto: drums

martedì 5 febbraio 2008

Enrico Rava e Stefano Bollani presentano The Third Man

Domani alle 21, presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma, il duo formato da Enrico Rava (tromba) e Stefano Bollani (pianoforte) presenta "The Third Man" (ECM), tributo a Orson Welles premiato come miglior disco dell'anno appena trascorso. La coppia più affiatata e famosa del jazz italiano si esibirà in uno straordinario concerto nella Sala Santa Cecilia, un’occasione unica per ascoltare i brani del loro ultimo album pubblicato dalla prestigiosa etichetta ECM. “The Third Man” è un tributo a Orson Welles - eccezionale interprete del film omonimo di Carol Reed - e al cinema noir, dopo il precedente “Tati” dedicato all’attore e regista Jaques Tati. Il disco è stato nominato miglior disco dell’anno dalla rivista Musica Jazz, Enrico Rava miglior musicista e Stefano Bollani miglior pianista del 2007. Due maestri dell’improvvisazione si metteranno in gioco e dialogheranno tra loro dimostrando la capacità unica di cogliere nell’aria splendide melodie e mettere insieme standard jazz, musica brasiliana, canzone italiana e composizioni originali. “Retrato Em Branco Y Preto” di Jobim o “Estate” di Bruno Martino sono alcune delle splendide composizioni che re-inventeranno dal vivo. In questo periodo Enrico Rava suona molto con due differenti quintetti e in duo con il pianista Stefano Bollani. L’ Enrico Rava Quintet è composto da musicisti affermati come Gianluca Petrella, Andrea Pozza, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto. Prodotto da Musica per Roma, il concerto di questa formazione, nel dicembre 2007 a Buenos Aires, si è aggiudicato il titolo di “miglior concerto dell’anno” in Argentina. Stefano Bollani, pianista versatile, ironico e creativo, virtuoso degli ottantotto tasti, ha una enorme capacità nel comunicare emozioni a chi lo ascolta, a improvvisare coinvolgendo il pubblico, a utilizzare citazioni musicali da ogni ambito della musica, a creare nell’istante stesso perle di bellezza. Un artista poliedrico che porta avanti numerosi progetti musicali e collaborazioni originali come quelle coi cantautori Massimo Altomare e Bobo Rondelli, spettacoli teatrali con l'attore David Riondino e la Banda Osiris, apparizioni televisive e radiofoniche. Bollani ha pubblicato anche alcuni libri fra cui “L'America di Renato Carosone” e “La sindrome di Brontolo”. Recentemente ha pubblicato il disco “Piano solo” per la ECM di Manfred Eicher e ha vinto lo European Jazz Prize (Hans Koller Preis) come Musicista dell’anno 2007.

lunedì 4 febbraio 2008

A Roma la presentazione di un omaggio a Tina Modotti

“Suite for Tina Modotti”, il nuovo progetto del vulcanico sassofonista Francesco Bearzatti dedicato a Tina Modotti, diventa un nuovo disco della Parco della Musica Records che sarà presentato dal vivo martedì 5 febbraio presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Protagonista il quartetto formato da Francesco Bearzatti, Giovanni Falzone, Danilo Gallo e Zeno de Rossi. Abbiamo rivolto alcune domande a Bearzatti.

Cosa l’ha colpita della figura di Tina Modotti?
Ho acquistato una sua monografia sette anni fa su una bancarella di Parigi e sono rimasto subito affascinato dalla vita avventurosa, dalle foto del periodo messicano, dal fatto che fosse una donna bella e affascinante e allo stesso tempo si dedicasse agli altri, spendesse la propria vita per le persone più deboli. E poi mi hanno colpito l’estrema vitalità, la vita avventurosa, l’attività di rivoluzionaria. Tina infatti ha attraversato mille vicissitudini che l’hanno portata da Udine al Messico, a impegnarsi politicamente fino a lavorare per la polizia segreta russa o negli ospedali durante la guerra civile spagnola.

Perché ha scelto di chiamare l’omaggio alla Modotti una “Suite”?
Perché i brani sono stati pensati, scritti e interpretati pensando, immedesimandomi, ripercorrendo le tappe di tutta la sua vita, mi sono immaginato tutto il viaggio, i luoghi che ha attraversato dal Friuli al Mexico fino alla Russia.

Come ha scelto i componenti del quartetto?
Ho scelto musicisti che oltre a essere incredibili per la loro versatilità tecnica avessero la capacità di immedesimarsi con me in questo viaggio. Ho coinvolto persone curiose, aperte alle avventure, che suonano con passione e sincerità, tutte caratteristiche che appartenevano alla figura di Tina Modotti, dedicato un brano, "Tina" appunto, nel mio disco "Plunge". Condividere questo viaggio sulle sue tracce con questo gruppo di grandi musicisti e di amici è per me quindi un grande piacere. Nei concerti che abbiamo tenuto l'energia che si è creata sul palco è stata davvero notevole, resa possibile anche dalla musica intensa e ricca di suggestioni”.

venerdì 1 febbraio 2008

Raffaele Pallozzi Trio in concerto al Marni Jazz Club di Pescara

Giovedì 7 febbraio, alle ore 21.30, il Marni Jazz Club di Pescara presenta il concerto del Raffaele Pallozzi Trio, formazione composta da Raffaele Pallozzi (pianoforte), Fabrizio Pierleoni (contrabbasso) e Fabio Colella (batteria). Raffaele Pallozzi, Fabrizio Pierleoni e Fabio costituiscono un trio molto affiatato grazie alla lunga esperienza comune. La formazione rivolge il suo sguardo alle derive più recenti del piano-trio e presenta un repertorio che accoglie, in modo naturale, sia la tradizione del jazz che le contaminazioni linguistiche e sonore. Tre musicisti versatili e capaci di esprimersi in contesti diversi: lo testimoniano le collaborazioni (da Bepi D’Amato a Irio de Paula, da Neil Zaza a Gianni Savelli, da Karl Potter a Famoudou Don Moye) e le molteplici attività che hanno portato i tre a misurarsi con il teatro, con i deejay e con altri linguaggi ed espressioni artistiche. Il prossimo appuntamento con il Marni Jazz Club è per giovedì 28 febbraio 2008, sempre alle 21.30, con il Franco D’Andrea Ellington Trio, formato da Franco D’Andrea al pianoforte, Ares Tavolazzi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Il Marni Jazz Club si trova in via delle Caserme, 44 a Pescara.

giovedì 24 gennaio 2008

Renzo Ruggieri: "Ecco la mia Opera"

Sabato 26 gennaio, alle 21.30 presso il Teatro Polifunzionale di Pineto, si terrà la prima rappresentazione assoluta di "Opera?", racconto musicale in cinque scene, di Renzo Ruggieri. Il concerto chiude il Dolci Romori Jazz Festival 2007 e recupera l'esibizione in programma lo scorso 16 dicembre, poi annullata per il maltempo. Protagonisti della performance saranno il fisarmonicista e compositore Renzo Ruggieri, in veste di solista; il trio jazz composto da Massimo Moriconi (contrabbasso), Paolo Di Sabatino (pianoforte) e Glauco Di Sabatino (batteria); l'Orchestra da Camera Benedetto Marcello diretta da Massimiliano Caporale; Paolo Perelli, attore in improvvisazione a canovaccio. "Le esperienze passate in ambito teatrale - racconta Renzo Ruggieri - mi hanno lasciato la necessità di improvvisare tenendo in mente sempre delle immagini, delle sensazioni, delle storie da raccontare. "Opera?" è la rappresentazione di questa necessità applicata alla formazione che in questi anni ha visto impegata la mia vena più “italiana” e quindi melodica. Il Renzo Ruggieri Group aveva esaurito la sua prima intenzione con l'uscita di "Bends" e si era fatta partecipe attivamente del progetto con Antonella Ruggiero ("Souvenir d'Italie") che lo scorso anno era giunto al festival di Sanremo. In quel progetto si era già delineata la strada verso "Opera?", in quanto l'operazione richiedeva sia una pronunciata melodicità, sia una formazione leggera di archi. "Opera?", però, è il primo concept album del Renzo Ruggieri Group, nato per inseguire un unico obiettivo e per centrare un'unica sonorità oltre ad unico tema dominante". La ragione per cui si è approdati ad "Opera?" è molto semplice: "Parlare completamente d'altro mentre si utilizzano elementi del proprio vissuto, del proprio mondo. Il primo approccio con la musica classica l'ho avuto proprio con le “sinfonie d'opera”, che erano la cosa più prestigiosa un giovane fisarmonicista potesse fare. Si ben comprende che elaborare, trasformare, modificare certi capolavori è operazione alquanto insidiosa e per certi versi inutile, e come tale non l'ho inseguita. Quindi "Opera?" è un racconto nuovo, fatto di musica nuova che però si riferisce al passato per dirci che l'essere umano è sempre uguale, che, nonostante le regole del mondo siano nuove, egli non può inseguirle perché in lui coesistono elementi “immutabili” che – come avviene nell'arte – si modificano nella forma ma mai nella sostanza".

Battista Lena Quartet giovedì 31 al Marni Jazz Club di Pescara

Giovedì 31 gennaio, alle 21.30, il Marni Jazz Club di Pescara presenta il Battista Lena Quartet, formazione composta da Battista Lena (chitarra), Claudio Filippini (pianoforte), Daniele Mencarelli (contrabbasso) e Marcello Di Leonardo (batteria). Battista Lena è uno dei compositori italiani più interessanti: ha lavorato molto spesso, con organici ampi e variegati, alla composizione di opere e situazioni sonore particolari: la realizzazione di lavori importanti, premiati da critica e pubblico per gli aspetti musicali e narrativi, come Banda Sonora e I Cosmonauti Russi si affianca alla composizione di colonne sonore per film di grande successo, come Il grande Cocomero e Con gli occhi chiusi di Francesca Archibugi e Ovosodo e Ferie d'Agosto di Paolo Virzì. Per il 2008 la prestigiosa Big Band della radio tedesca, la Koln Wdr Big Band, ha in programma la produzione di concerti e registrazioni interamente dedicati alle sue musiche, a testimoniare profondità della sua scrittura. Nell’esperienza musicale di Battista Lena hanno avuto spazio anche le formazioni “canoniche”: per cinque anni, dal 1991 al 1996, è stato membro del quintetto di Enrico Rava e ha collaborato per lungo tempo con Roberto Gatto, Luciano Biondini, Javier Girotto, Enzo Pietropaoli e Marcello Di Leonardo. Con questi ultimi due, nel 2003, ha pubblicato Plays per la Via Veneto Jazz. Il Battista Lena Quartet è una formazione di grande caratura per la musica sempre intrigante proposta dal chitarrista. La solida impostazione e l’eleganza di Claudio Filippini, Daniele Mencarelli e Marcello Di Leonardo garantiscono il pieno sviluppo per le composizioni di Battista Lena: una musica narrativa e aperta all’improvvisazione, capace di tenere conto del disegno complessivo e del contributo dei solisti. Il prossimo appuntamento con il Marni Jazz Club è per giovedì 7 febbraio, sempre alle 21.30, con il Raffaele Pallozzi Trio, formato da Raffaele Pallozzi al pianoforte, Fabrizio Pierleoni al contrabbasso e Fabio Colella alla batteria.

mercoledì 23 gennaio 2008

Bosso, Svampa, Cocco Cantini, Trabucco e Rolli al Michetti di Pescara

Il 25 gennaio alle 21, presso la Casa del Jazz di Pescara (Teatro Michetti), esordisce il nuovo Quintetto di Maurizio Rolli con il progetto denominato “Rolli’s tunes”. Questa nuova formazione è la prima band diretta dal bassista e compositore pescarese da quando, nel 2006, in seguito alla scomparsa del grande pianista vastese Angelo Canelli, la precedente band “Archivi sonori” ha interrotto la sua attività.

Con uno sguardo al passato e un organico completamente rivoluzionato. Rolli, che torna a proporre le proprie composizioni, e’ compositore, arrangiatore e direttore della “Rolli’s tones big band” con cui sta per pubblicare un omonimo cd per la Universal con P.Erskine, M.Stern, H.Bullock, Bob Franceschini e B.Sheppard. Al suo fianco alcuni musicisti italiani che sono decisamente dei fuoriclasse come Fabrizio Bosso alla tromba, Stefano “Cocco” Cantini ai saxes, Arcangelo Trabucco al piano e Alessandro Svampa alla batteria.

Fabrizio Bosso: Nel 1999 viene votato come “Miglior Nuovo Talento” del jazz italiano dal referendum della rivista Musica Jazz. Tecnicamente impeccabile, ha svolto attività concertistica sotto la direzione di George Russell, Mike Gibbs, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Carla Bley e Steve Coleman,ed è stato ultimamente reclutato da Charlie Haden per alcune tappe del tour promozionale del nuovo album della Liberation Music Orchestra. Fortunata anche la collaborazione al fianco di artisti confinanti con l’estetica jazz come Sergio Cammariere, Mario Biondi e Nicola Conte.

Stefano “Cocco” Cantini: è certamente uno dei migliori sassofonisti italiani, addirittura inarrivabile quando imbocca il sax soprano. Per due anni membro del gruppo di Michel Petrucciani, ha alternato a lungo la sua attività di Jazzista con quella di side-man dei più famosi artisti del pop italiano collaborando con nomi come Rava, Raf, D’Andrea,Rita Marcotulli, Laura Pausini, Chet Baker Elvin Jones, Luca Flores ecc..

Arcangelo Trabucco: giovanissimo pianista pescarese che sta diventando rapidamente il più richiesto interprete del suo strumento nel centro italia grazie al suo talento e alla sua versatilità. Ha collaborato Massimo Manzi, Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso,Bob Mintzer, Hiram Bullock, Bob Franceschini e molti altri fino ad arrivare a far parte delle orchestre Rai e mediaset partecipando a popolari show come “Notti sul ghiaccio”, condotto da Milly Carlucci e “Reality circus” con Barbara D’Urso

Alessandro Svampa: batterista dalla tecnica funambolica, Oltre ad essere stato per 10 anni perno della band di Francesco De Gregori e per lungo tempo nel “Kaos Ensemble” Alfredo Impullitti ha collaborato conEnrico Rava, Tiziana Ghiglioni, Marco Tamburini, Emanuele Cisi, Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco, Ramberto Ciammarughi, Kenny Wheeler, Alfredo Impullitti, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Katia Ricciarelli, Ron e tantissimi altri.