sabato 26 luglio 2008

Milestones - un incontro in jazz al Festival Adriatico delle Musiche

Appuntamento, nell'ambito del Festival Adriatico delle Musiche di Termoli, con "Milestones - un incontro in jazz", di scena domenica 27 luglio. La serata, che inizierà alle ore 21, vedrà sullo stesso palco Gino Paoli, Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso, Roberto Gatto e Danilo Rea. E' importante sottolineare che si tratta della loro unica data prevista per l'estate in Abruzzo e Molise. L'attesa è molta, anche perché le premesse per un ottimo show ci sono tutte: esistono, infatti, nella musica delle formule più vicine al mondo della magia che a quello della chimica. Delle alchimie che, semplicemente, succedono. Le canzoni di Gino Paoli sono uniche, da sempre. Un autore che ha scritto alcune delle pagine più belle della canzone italiana. E poi, il jazz, vecchio amore di Paoli che torna in primo piano proprio grazie a questo disco. Nasce quindi da qui "Milestones - un incontro in jazz", un album intestato a questo "supergruppo" che comprende, oltre allo stesso Gino Paoli, alcuni tra i più grandi jazzisti italiani. Ed i nomi parlano da soli: Enrico Rava, forse il musicista italiano più apprezzato a livello internazionale, dotato di un lirismo e di una creatività unica. Flavio Boltro (in 3 brani), anche lui alla tromba, più "focoso" di Rava, e dotato di una tecnica eccezionale. Danilo Rea, pianista incredibile, motore creativo negli arrangiamenti e negli assoli superlativi. Rosario Bonaccorso, contrabassista che ha collaborato con innumerevoli gruppi, non ultimo proprio il quintetto di Enrico Rava insieme a Roberto Gatto, il batterista "perfetto", quello che ogni musicista vorrebbe avere nel suo gruppo. E dunque la musica; un evento "live" in cui alcuni tra i più celebri brani di Paoli vengono spogliati e rivestiti di stoffe differenti e pregiatissime. Si passa da una "walking" e super swingante "La Gatta" ad una toccante e drammatica "Sassi", da "Senza Fine" (ormai uno standard jazz) che è la canzone perfetta, ancor più in questa versione, alla stupenda "Una lunga storia d´amore". Oltre ai brani di Paoli, vengono presentati anche 3 classici del jazz che, interpretati dal cantautore genovese, diventano delle piccole perle. Si tratta di "Time after time", "I fall in love too easily" e "Stardust", quest´ultima in una versione bellissima eseguita da due pianoforti, e quindi da Danilo Rea, insieme ad un pianista storico del jazz Italiano: Renato Sellani. Un special guest davvero di eccezione. Un incontro di jazz quindi, ma anche le "pietre miliari" (milestones) della grande musica italiana, jazz e canzone, insieme per un avvenimento unico inciso per la storica Blue Note.

venerdì 25 luglio 2008

"Castelbasso Progetto Cultura" ospita Marcus Miller

Doppio appuntamento, questa sera a Castelbasso (TE), con “Castelbasso Progetto Cultura”: alle ore 21, in piazza Belvedere, lo scrittore Andrea De Carlo, scoperto da Italo Calvino, presenta il suo romanzo "Durante". Ingresso gratuito. Accompagnandosi con la chitarra valorizzata dalle tabla, percussioni indiane di Arup Kanti Das Letture, De Carlo ci fa conoscere il suo protagonista, fascinoso ma quasi marziano, in un mondo fatto di rapporti tra uomini e donne, amore, amicizia, immaginazione e vita reale. Alle 22, nella medesima location, tocca al grande bassista Marcus Miller (foto). Ingresso a 25 euro + 3 euro dp. La stagione del basso non invecchia mai: si tratta di uno strumento sempreverde che spesso viene ingiustamente sottovalutato, e invece, se ben utilizzato, non manca mai di stupire e, tantomeno, emozionare. Profondamente. Ecco, una “pioggia d’argento”, come quella raccontata da Marcus Miller nell’album “Silver Rain”, sa sia stupire che emozionare. La reputiamo una scelta inusuale: diluvia sopra una città-musica fatta di sguardi, sentimenti, sassofoni, ritmi urban, precipitandosi nell’orario di libera uscita per godere alfine di un pathos impulsivo. Miller, con il suo incredibile tocco, non si fa mancare niente, anche perché nel disco suona, in realtà, un po’ di tutto: parte con una straordinaria “Intro Duction”, dove il suo basso sembra impazzito, tra innumerevoli intuizioni, slap, metropolitanità e quant’altro; e poi rilegge curiosamente “Frankestein” di Edgar Winter, che nel frattempo si è perso nei suoi jazzin’ the blues, per poi dare la propria personalissima, e fantastica, interpretazione di “Moonlight Sonata” di Beethoven, vale a dire la celeberrima “Sonata al chiaro di luna”. Spettacolare, mirabile. E non finisce qui: Marcus sceglie il suo omaggio a Stevie Wonder con “Boogie on reggae woman”. Preparate i fazzoletti, c’è da commuoversi. Stesso discorso per la title-track, in cui figura (solo tra gli autori, però) Eric Clapton. E vogliamo poi parlare di “Girls and boys”? L’autore è Prince, la voce quella – roca, inconfondibile – di Macy Gray. Viene messo in atto un tributo anche alla memoria di Duke Ellington (“Sophisticated lady”) e Jimi Hendrix (“Power of soul”). Cosa volere di più, specie se in tutti i casi il risultato è sempre di ottima fattura e di altrettanto ottima qualità? Veramente null’altro manca a questo stupendo progetto: ci sono persino una ghost-track e un canto tradizionale, “The Lord’s Prayer”. Insomma, se non si fosse ancora capito, stasera a Castelbasso sarà di scena uno dei più quotati bassisti del panorama mondiale.

domenica 20 luglio 2008

Vincenzo Limongi Quintet a Campobasso per "Jazz in piazzetta"

Giovedì 24 luglio appuntamento con il Vincenzo Limongi Quintet, in concerto nell'ambito della rassegna "Jazz in piazzetta" che si tiene in piazzetta Largo Iapoce a Campobasso. Appuntamento a partire dalle ore 21,15. L'ensemble guidato dal termolese Vincenzo Limongi proporrà "The Sinatra project", un gruppo che 'vive' nel suo tributo a Frank Sinatra: la line up è composta da Vincenzo Limongi (voce), Marco Mancini (pianoforte), Nicola Cordisco (chitarra), Ivano Sabatini (basso) e Tony Salvador Conte (batteria). Dunque, formazione al completo per Vincenzo Limongi, che talvolta sceglie anche una formula più intima per manifestare il proprio amore per "The Voice": in quel caso, entra in scena il 'Vincenzo Limongi Crooner Duo', con i soli Limongi alla voce (foto) e Cordisco alla chitarra. Anche in quel caso, con un assetto live tanto essenziale quanto suggestivo, i due musicisti molisani ripercorrono le canzoni del repertorio di Frank Sinatra, aggiungendovi anche una rispolverata dei più importanti crooner della tradizione jazzistica. Interpreti esperti e dalla grande sensibilità espressiva, Limongi e Cordisco rendono in maniera essenziale il fascino dei brani celeberrimi, proposti al pubblico. Figuratevi cosa possono essere quando suonano in versione quintetto.

venerdì 18 luglio 2008

Sergio Caputo conclude a Francavilla un tour che ripropone il meglio della sua produzione

Il re dello swing italiano degli anni ’80 e ’90 è tornato: Sergio Caputo – autore, compositore, musicista e interprete di successi senza tempo che rimangono tuttora nell’immaginario collettivo di ogni italiano – è nuovamente nel nostro Paese (vive, infatti, da tempo in America), e concluderà il proprio tour a Francavilla al Mare (CH) domenica 20 luglio alle ore 21, in piazza Ss. Angeli Custodi. Ingresso gratuito. Il tour ripropone il meglio della produzione di questo celebre artista. In questo modo, a 25 anni di distanza dal suo primo lavoro (‘Un sabato italiano’), l’affezionatissimo pubblico di Sergio Caputo ha la possibilità di riascoltare quei brani musicali che raccontano una vita quotidiana aromatizzata di sogno e paradosso: da ‘Bimba se sapessi’ a ‘L'astronave che arriva’, da ‘Il Garibaldi innamorato’ a ‘Italiani Mambo’, e ancora ‘Effetti personali’, ‘Non bevo più tequila’, ‘T'ho incontrata domani’ e molte altre. Una serie di spettacoli per riscoprire le atmosfere ritmate e jazzate di uno tra i nostri autori e compositori musicali contemporanei più intriganti. Ma Caputo si è rivelato da poco anche un eccellente scrittore: è uscito da poco, infatti, il suo primo romanzo ‘Disperatamente (e in ritardo cane)’, edito da Mondadori. Un lavoro che mescola verità autobiografica e guizzi di fantasia per raccontare l'epopea di un personaggio che gli assomiglia molto. Non a caso, questa affascinante opera editoriale è stata premiata a Sanremo nell’ambito della recente manifestazione ‘Librinmusica’. Dopo il live di Francavilla al Mare, Caputo tornerà in Abruzzo tra un mese: si esibirà infatti il 16 agosto ad Introdacqua (AQ), dove sarà protagonista di un concerto speciale con la sua Big Band nell’ambito del Festival "Muntagninjazz".

mercoledì 2 luglio 2008

Luca Falsetti Acoustic Band, Paolo Trivellone Duo e Cristian Panetto Hemisphere per “Estate 2008”

Prosegue a Pescara la rassegna musicale “Estate 2008”: un cartellone di concerti organizzati dai ristoranti di via delle Caserme, con la direzione artistica di Marco Di Battista ed il supporto del Team di Jazz Convention, nonché con la collaborazione di istituzioni pubbliche e aziende private. Tre gli appuntamenti settimanali con i concerti in via delle Caserme, in programma ogni mercoledì, giovedì e venerdì alle 21,30. La Luca Falsetti Acoustic Band apre, questa sera, la terza settimana dei concerti. La linea guida del progetto è quella di unire le sonorità etniche del flauto e della chitarra acustica alle idee della fusion e alle atmosfere taglienti e affascinanti dei tempi dispari. La line up è costituita da Luca Falsetti (batteria), Geoff Warren (flauto traverso), Marco Di Battista (pianoforte), Cristiano Bertini (chitarra acustica) e Marco Di Marzio (contrabbasso). Domani sera saranno sul palco di via delle Caserme Paolo Trivellone alla chitarra classica e Giorgio Pelagatti al contrabbasso: vale a dire, il “Paolo Trivellone Duo”. Jazz classico, ritmi latini e canzoni italiane nella lettura affidata alla chitarra classica e al contrabbasso: un concerto dalle atmosfere intime e liriche. Venerdì 4 luglio, infatti, si esibirà Cristian Panetto (foto) con il suo progetto denominato evocativamente “Hemisphere”. Il sassofonista umbro, accompagnato dal pianoforte di Marco Di Battista, propone un repertorio costituito da standard e brani originali. La personalità e la conoscenza della tradizione permettono di costruire una visione musicale matura ed essenziale. Lo spirito profondo del duo permette di cogliere, ogni volta, la giusta intensità dell'esecuzione e di dare respiro alle atmosfere dei diversi brani.