martedì 29 luglio 2014

“Aurum”, l'ultimo gioiello di Piero Delle Monache

“Aurum”. Un album dal sapore particolarmente “estivo” quello di Piero Delle Monache, registrato dopo la bellissima tournée africana (Thunupa African Tour 10/2013) e impreziosito da tinte calde e atmosfere subsahariane. Già la copertina indica chiaramente la direzione: un viaggio musicale che segue la strada aperta dal precedente disco, ‘Thunupa’, ma si colora via via di nuovi incontri e scoperte. Le composizioni, ben 13 e tutte originali, confermano lo stile narrativo e cinematografico di Delle Monache. I brani ‘Marts’ e ‘Fedex’ sono uniti in un’unica esecuzione e atmosfera, mentre ‘La Festa Intro’ nasconde un intervento sorprendente del contrabbassista. Tra i brani più ritmati sicuramente ‘Nairobi’, che ricorda il traffico inaspettato della capitale keniota, e ‘Fedex’. Tra i più dolci, ‘Annie’ e ‘Un giorno come un altro’. Completano il gruppo i fedelissimi Tito Mangialajo al contrabbasso e Alessandro Marzi alla batteria (già presenti in Thunupa), il pianista Giovanni Ceccarelli, che torna in sala di registrazione con Delle Monache dopo il mini album Welcome (Altotenore 2010), e il chitarrista Mauro Campobasso, qui coinvolto anche in veste di co-produttore artistico e arrangiatore dell'intero album.
Non mancano partecipazioni speciali di musicisti come Luca Aquino alla tromba, Bepi D'Amato al clarinetto, Marco Bardoscia al contrabbasso, Tati Valle alla voce e - last but not least - Othnell Mangoma alle percussioni, artista conosciuto in Africa e subito coinvolto. Ulteriori testimonianze della particolare ricchezza dell'album, da cui appunto il titolo 'Aurum' (oro in latino), sono l'utilizzo della mbira nelle tracce 6 e 10 - strumento realizzato e acquistato in Zimbabwe proprio a fine tournée - e la presenza di un brano elettronico che chiude la tracklist: 'Marts Dub' del duo SHT Slightly Hazy Trail, composto dallo stesso Delle Monache con il DJ Maurizio Bilancioni. Ma la scelta del titolo vuol essere anche un vero e proprio richiamo alle origini e all'Etá dell'Oro narrata da Esiodo: “D'oro furono i primi uomini mortali che gli Olimpi crearono; vivevano come gli dei col cuore libero da cure e al riparo da pene e miserie. Scomparsi dalla superficie della terra essi divennero i buoni geni, guardiani dei mortali, dispensatori della ricchezza” (tratto da ‘Le Opere e i Giorni’). I conterranei abruzzesi di Delle Monache coglieranno, inoltre, l'omaggio all'omonimo e storico liquore pescarese, profumato d'arancia.

Nessun commento: