martedì 22 novembre 2016

Nomisma: per l'80% degli italiani è giusto valutare le richieste di credito

"Gli italiani dimostrano una significativa conoscenza dei sistemi di informazioni creditizie e del loro ruolo nell'erogazione del credito e l'83% ritiene corretto che le banche valutino le richieste di credito sulla base di informazioni specifiche".

E' quanto emerge da un sondaggio di Crif-Nomisma, che sottolinea come le informazioni ritenute più rilevanti risultino essere l'occupazione e il reddito mensile, oltre all'importo e la regolarità di rimborso dei finanziamenti accesi in precedenza, ancor prima di consistenza del patrimonio del richiedente.

La conoscenza, spiega il sondaggio, è diffusa in modo omogeneo su tutto il territorio italiano ed è trasversale ai livelli di istruzione. Il fattore discriminante risulta invece essere quello dell'esperienza finanziaria: la conoscenza della valutazione del merito creditizio raggiunge il 90% tra chi ha richiesto in almeno un'occasione un mutuo e/o un altro finanziamento, mentre si ferma al 67% tra chi non ne ha mai fatto richiesta.

In Abruzzo è boom di risparmi, ma niente soldi alle imprese

Credito in caduta tra aprile e giugno: male Chietino e Pescarese, manifatture e costruzioni. Mentre, al contrario, i depositi bancari e postali crescono il doppio della media Italia

Diminuisce senza soluzione di continuità il credito erogato in Abruzzo alle imprese, indipendentemente dalla loro dimensione o natura giuridica. Mentre a dispetto di ciò crescono depositi e risparmi postali, e pure a ritmo doppio della media Italia. Lo attesta lo studio messo a punto per la Cna regionale da Aldo Ronci su dati di Bankitalia, secondo il quale tra aprile e giugno di quest’anno si è registrata una ulteriore caduta di impieghi verso i comparti produttivi di ben 69 milioni di euro rispetto al trimestre precedente.

Un dato che pone l’Abruzzo in netta, negativa controtendenza, rispetto alla media Italia: -0,47% a fronte di un incremento dello 0,20% nazionale. A pagare il prezzo più alto della chiusura a doppia mandata delle casseforti, tra i territori abruzzesi - fa eccezione solo l’Aquilano, con +37 milioni di euro - sono state tutte e tre le altre province: un po’ il Teramano (-9), assai più pesantemente tanto il Pescarese (-42) che soprattutto il Chietino (-55). A fare le spese della chiusura dei cordoni della borsa da parte del sistema bancario – ma la contrazione che non riguarda le famiglie, cui è andato un aumento di 75 milioni – sono state le imprese: non importa di quali dimensioni o natura.

giovedì 17 novembre 2016

Nuovo tour europeo per il musicista abruzzese Francesco Mammola

Prosegue inarrestabile la scalata al successo di Francesco Mammola (foto). Il polistrumentista abruzzese ritorna ad esibirsi all’estero in una tournée che lo vedrà impegnato in Germania, Belgio e Lituania. Prima data in programma venerdì 18 nell’Eglise de Forchies di Charleroi in un concerto organizzato dal Centre Culturel de Fontaine.

In questa serata Mammola si esibirà con il mandolino insieme a Giulia Mangone al pianoforte: i due musicisti hanno dato vita a un sodalizio artistico che dura ormai da tre anni ed è diventato un classico delle loro esibizioni.

A completare la formazione Stéphanie Thys al pianoforte, Bruno Ricci al fagotto e Massimo Ricci al clarinetto. Fra gli altri concerti, molto atteso anche quello del 23 novembre a Vilnius che sarà trasmesso dal primo canale della radio nazionale lituana. Ancora in duo con Giulia Mangone, Mammola interpreterà i virtuosismi più impegnativi del repertorio mandolinistico per proseguire con i grandi brani del repertorio musicale internazionale.

mercoledì 16 novembre 2016

Il tour "Dieci anni bellissimi" dei Ministri al Tipografia di Pescara il 18 novembre

Dopo un anno passato in giro per l'Italia a presentare il loro ultimo disco 'Cultura generale', i Ministri chiudono il 2016 con una celebrazione vera e propria. Il trio milanese torna infatti in tour per festeggiare i dieci anni dall'uscita del loro primo album, I Soldi Sono Finiti, che ha dato il via alla storia di una delle band rock italiane più conosciute e apprezzate.

Il tour farà tappa al Tipografia di Pescara (via Raiale, 169) il 18 novembre. Biglietti in vendita nei circuiti Ciaotickets (10 € + ddp) oppure a Tipografia la sera del concerto (10 €). Opening act: Axound e Voina Hen. Il concerto è organizzato dall’Arci di Pescara. Ingresso riservato ai soci Arci.
Ecco come i Ministri raccontano questo anniversario: “Il nostro decimo compleanno ci è piombato addosso senza che neanche ce ne accorgessimo, come quando nel mezzo di una nottata bellissima chiedi l'ora e scopri che sta per albeggiare. Dieci anni sono tanti: sono tanti per una coppia, per un mutuo, per un film e per un telefonino. Figurarsi per una band, per di più in Italia, dove lo spazio per chitarre e batterie è piccolo e angusto.

martedì 15 novembre 2016

"L’Italia delle sconfitte – Da Custoza alla ritirata di Russia", il nuovo libro di Marco Patricelli

E' uscito, distribuito da Laterza nelle librerie di tutta Italia (320 pagine, 20 euro), il nuovo libro del pescarese Marco Patricelli, «L’Italia delle sconfitte – Da Custoza alla ritirata di Russia». Un libro che si legge come un romanzo tragico che si dipana nei capitoli dedicati alle battaglie di Custoza e Lissa (1866), Adua (1896), Caporetto (1917), Campagne di Grecia (1940) e di Russia (1941).

Sei appuntamenti con la storia che il Paese ha clamorosamente fallito dal punto di vista militare, ma profondamente segnati dalle divisioni politiche e sociali. Quelle disfatte, alcune delle quali epocali (Caporetto è diventata l’archetipo stesso della sconfitta), sono infatti il frutto di scelte discutibili quando non addirittura scellerate, pressapochismo, velleità di gigantismo e meschinerie di piccolo cabotaggio che attraversano trasversalmente l’Italia dell’Ottocento e del Novecento, con il suo fardello di ipocrisie e di corruzione, anche morale.

Nella sua avvincente analisi, Patricelli scioglie i nodi focali che hanno preparato, generato e fatto seguito alle brucianti avventure militari pagate col sangue dei soldati, che rispondevano a scelte politiche gravate sulle spalle di generali troppo spesso non all’altezza della situazione. A Custoza il Regno d’Italia unitario da poco proclamato perde una battaglia già vinta perché La Marmora e Cialdini conducono una guerra privata.